“Sono piccoli delinquenti urbani che si stanno macchiando di reati anche gravi, come l’interruzione di pubblico servizio: vanno fermati con decisione, prima che qualche ignorante li voglia emulare. E vanno educati, perché devono capire che qui in Italia le regole vanno rispettate. E’ inaccettabile pensare che cittadini perbene siano tenuti sotto scacco da un gruppetto di delinquenti senza arte né parte. Ed è odioso che un lavoratore venga aggredito semplicemente perché sta facendo il suo dovere.”
Achille Variati, Presidente della Provincia di Vicenza, non usa mezzi termini e invoca il pugno di ferro contro i teppistelli che ieri, per l’ennesima volta, hanno preso di mira l’autostazione dei pullman Svt di Schio.
Un’aggressione che si è conclusa con tanta paura e l’annullamento della corsa, ma che poteva avere conseguenze ben più gravi se non fossero intervenuti con prontezza i Carabinieri del capitano Gardin e gli agenti di Polizia Locale del comandante Scarpellini. “A cui va un sincero ringraziamento -afferma Variati- così come desidero esprimere solidarietà all’autista coinvolto negli eventi, che ha avuto il buon senso di non reagire e di allertare le forze dell’ordine, mettendo in sicurezza i tanti passeggeri che aveva a bordo.”
Lo stesso Presidente Svt Angelo Macchia ha voluto contattare telefonicamente l’autista per sincerarsi del suo stato di salute. E per la sua incolumità l’azienda ha anche deciso che da oggi quell’autista più volte vittima di minacce e violenze non transiterà più per Schio né tantomeno vi sosterà. “A quanto pare i teppistelli lo hanno preso di mira -spiega Macchia- come azienda ci vediamo costretti ad affidargli altre tratte per tutelarlo, naturalmente in accordo con lui, e per evitare situazioni di tensione che hanno ripercussioni negative anche sul servizio.”
Ma questo è solo l’inizio. Variati invoca il pugno di ferro e Macchia risponde con il potenziamento del controllo all’autostazione di Schio: aumenta la presenza dei controllori sulla tratta di Schio e viene assicurata una presenza quotidiana della Civis, vigilanza privata con cui Svt ha un contratto di collaborazione, alla stazione di Schio.
“E’ inammissibile trovarsi in balia di un gruppo di bulli -sottolinea Macchia- ma sappiano, questi piccoli delinquenti, che non tolleriamo più comportamenti che mettono a rischio il servizio di trasporto pubblico e creano tensioni sia negli autisti che negli utenti.”
L’autista ha già sporto due denunce: l’una ai danni di D.B, nato in Ghana nel 1990 e residente a Marano Vicentino, autore di un’aggressione lo scorso 12 febbraio, e l’altra a carico di un gruppo di ragazzi (tra cui una minorenne vicentina e due fratelli minorenni figli di immigrati, gli altri sono in via di identificazione) per i gravi fatti accaduti il 25 e 26 febbraio a seguito dei quali l’Ospedale di Santorso gli ha riconosciuto 8 giorni di infortunio. Nei prossimi giorni provvederà a sporgere denuncia anche per quest’ultimo episodio del 22 marzo.
La stessa Svt procederà con denuncia contro i responsabili dei tre gli episodi citati, dove emergono, tra gli altri, i reati di interruzione di pubblico servizio, danneggiamento, minacce e violenza, a supporto dell’autista ma anche a difesa del proprio diritto di garantire il servizio di trasporto pubblico e la sicurezza di autisti e utenti. “L’ufficio legale della Provincia sta analizzando gli atti e predisponendo le denunce -conclude Variati- i responsabili devono essere puniti in maniera esemplare, con punizioni che educhino al rispetto delle regole”