A vederlo non ci si aspetta di certo che Mauro Corona profumi di violetta, ma da qui a pensare che non si lavi mai, ce ne vuole. E sappiano le schiere di fans di Corona, che qualora riuscissero nell’intento di godere di un po’ di intimità con il loro idolo, potrebbero trovarsi la spiacevole sorpresa di sfilargli un bel paio di mutande non proprio ‘immacolate’.

“Quando esagero faccio una doccia al mese, adesso però sto per completare il secondo mese senza farne nemmeno una. Ma non disturbo nessuno, vivo da solo, i miei cani mi sopportano”. Apprendiamo da ‘Dagospia’ che queste parole sono state pronunciate dallo stesso scrittore a La Zanzara su Radio 24.

“Sono entrato nel secondo mese come una chioccia che cova la sporcizia – ha continuato il popolare scrittore di montagna – Non ho rapporti con nessuno, vivo da solo, posso stare anche così. E quando mi faccio la doccia, vado sotto, ma sto pochissimo. Mi lavo quel pezzettino lì, perché non si sa mai. Quella zona lì la tengo a posto”.

Agli increduli conduttori, che chiedono perché non si lavi, Corona ha risposto: “Non lo faccio per risparmiare, voglio conservare il ph della mia pelle. E poi noi del Vajont abbiamo un rapporto difficile con l’acqua”.

Per quanto riguarda le mutande di Mauro Corona, sogno proibito di stuoli di 40-50enni, lo scrittore le tiene addosso una settimana, a volte anche qualche giorno in più. “Poi le cambio perché a una certa età ci sono delle gocce che scappano”, ha commentato il montanaro, spegnendo in un colpo solo centinaia di bollenti spiriti.

E i calzini? “Non sudo, non c’è odore – ha spiegato –Li tengo anche 20 giorni. Se volete facciamo una prova in pubblico, con la gente che mi annusa. Io non sudo”.

E dopo aver parlato di sé e della sua poca simpatica per il bagno, Corona ha comunque parlato di acqua, attaccando il presidente del consiglio Matteo Renzi: “Bisognerà chiedere scusa a Berlusconi. Se avesse fatto quello che sta facendo Renzi, lo avrebbero impiccato. La privatizzazione dell’acqua, il Ponte sullo Stretto, le banche, è una specie di piccolo duce. Parla con un’enfasi ducesca. L’acqua è pubblica e a chi la tocca si tagliano le mani”.

A.B.

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