L’amministrazione comunale di Schio ha gettato una secchiata d’acqua sulla polemica nata sulla gestione dello Stadio di via Riboli, spegnendo di fatto le accuse incandescenti.
In una riunione con le associazioni che utilizzano lo stadio, Aldo Munarini, assessore allo Sport, ha sottoscritto un accordo che prevede una serie di agevolazioni alle associazioni che in questo modo non entrano in contrasto con la gestione affidata a Novatletica.
Il problema era nato proprio da lì, nel momento in cui Asd Novatletica Città di Schio aveva assunto la gestione dello stadio con annesso tariffario e linee guida per gli accessi.
“Precedentemente la gestione era del Coni – ha spiegato Munarini – e allo stadio poteva entrare chiunque, anche i non iscritti. Entrava gente anche solo per farsi le docce e non c’erano controlli, ma questo creava anche una evidente mancanza di sicurezza. Al giorno d’oggi è normale che sia una società privata a gestire uno stadio o un palazzetto dello sport – ha continuato – I comuni hanno sempre meno soldi e gli impianti sportivi richiedono investimenti e attenzione continua”.
Con le nuove norme e l’affidamento dell’incarico a Novatletica, che in via temporanea hanno accordato la gestione ordinaria e la manutenzione per un totale di circa 40mila euro di spesa, è stato naturale introdurre un tariffario. La polemica, con tanto di raccolta firme, è scaturita perché l’amministrazione comunale sembrava aver consultato solamente una piccola fetta di utenti del campo, trascurandone altri e creando malcontento, soprattutto per la rigidità delle nuove norme.
Il nuovo accordo, che ha trovato la soddisfazione di tutte le parti chiamate in causa, prevede la gestione di Novatletica, un tariffario che impone 200 euro annuali per le associazioni, 150 euro per ogni singolo iscritto, con agevolazioni e costo ribassato a 20 euro annuali per ‘under 20’ e ‘over 60’. “La variazione attuale del piano tariffario è stata approvata per andare incontro anche ad altre esigenze – ha spiegato Munarini – Due entrate sono garantite con il 50% di sconto e le associazioni avranno una quota proporzionata al numero di iscritti che utilizzano lo stadio”.
E’ inoltre fatto obbligo a chiunque andrà a ‘fare sport’ allo stadio, di essere iscritto ad un’associazione sportiva.
“E’ soprattutto una questione di sicurezza – ha sottolineato l’assessore Munarini – Le associazioni garantiscono certificati e visite mediche e hanno personale in grado di utilizzare i defibrillatori semiautomatici che tra poco saranno obbligatori per legge”.
Polemica conclusa quindi e ora lo stadio di via Riboli punta ad un nuovo obiettivo. “Serve la riqualificazione dell’impianto fotovoltaico – ha concluso Munarini – E’ fondamentale per risparmiare sui costi e avere una gestione più moderna”.
Anna Bianchini