Dentro e fuori i corridoi del Liceo Corradini di Thiene si rincorrono le voci sull’introduzione della settimana corta, come caldeggiato dalla Provincia di Vicenza con lettera al dirigente dell’istituto. Motivo, ridurre i costi a fronte dei tagli imposti dalla Legge di Stabilità 2015.
Sabato a casa da scuola? Al momento da parte della Direzione del Liceo Corradini non è stata presa alcuna posizione, resterà comunque una decisione discrezionale del Consiglio d’Istituto e del preside, coadiuvati dal parere consultivo del collegio dei docenti i quali, in caso venisse adottata la riforma dell’orario, sarebbero in prima linea, al pari dei loro studenti, a doversi destreggiare sulla compressione dell’orario scolastico in cinque giorni, anziché sei, con una paventata riduzione dell’efficacia della didattica.
L’argomento accende il dibattito in sede dei consigli di classe, dove gli studenti del liceo, che ha fama nazionale per la qualità degli studi e l’apprendimento dei ragazzi, danno voce ai propri dubbi sulla suddivisione degli orari, con necessaria concentrazione dell’impegno in cinque giorni, e manifestano perplessità sull’implementazione e sull’orario delle corse dei bus. Non va dimenticato che la maggior parte degli studenti, che ogni giorno riempiono le aule scolastiche del comprensorio thienese, viene da fuori comune e vedrebbe posticipata di gran lunga l’ora di ritorno a casa.
“L’orientamento, se percorribile, è quello di non accorciare i giorni di scuola, mantenendo i sei attuali .- ha spiegato l’assessore comunale alla Pubblica Istruzione, Gabriella Strinati – Ma se la Provincia ci metterà delle condizioni di doverlo fare, dovremmo adeguarci. Questo vorrà dire andare incontro alle nuove esigenze di studenti e famiglie che non dovranno subire disagi nel cambiamento, che per ora è solo al vaglio”.
Paola Viero