“La sicurezza non ha colore politico e per tutelare i cittadini dobbiamo unirci e fare squadra sia dal punto di vista politico che sociale”.

Le parole del consigliere comunale della Lega Nord Paolo Trevisi sono in risposta a quanto dichiarato dal vice sindaco e assessore alla Sicurezza Alberto Samperi, solo un paio di giorni fa, interpellato a fare il punto della situazione su un tema molto sentito sul territorio.

Samperi, con tono preoccupato e quasi rassegnato, aveva definito il Comune stesso una vittima, commentando “Lo Stato è latitante e noi, come amministrazione comunale, non sappiamo più cosa fare. Abbiamo chiesto aiuto formalmente alle autorità, ma nessuno ci dà ascolto ed i cittadini non possono prendersela con il Comune, che ha mezzi e poteri limitati ed è una vittima anche lui”.

Parole che non sono piaciute a Trevisi, che si è chiesto “Se un assessore dice che non sa che cosa fare, a chi deve appellarsi quindi un cittadino che ha il Comune come punto di riferimento?”

Da qui la proposta del consigliere comunale, che scende in campo per esortare l’amministrazione comunale a fare squadra e a d accettare l’aiuto di tutti per garantire quanto di più caro hanno i cittadini: la sicurezza personale, delle loro case e dei loro cari.

“La dichiarazione di Alberto Samperi ha lanciato un doppio messaggio sbagliato – ha dichiarato Trevisi – Praticamente ha detto ai ladri che hanno le mani libere e ha fatto intendere ai cittadini di non essere in grado di fare nulla per tutelarli. Nelle sue parole non ho letto proposte, per questo ci ho pensato io. Possiamo abbandonare i colori politici e unirci con comitati di quartiere, liberi cittadini e associazioni e muoverci tutti insieme per sorvegliare sulla nostra sicurezza. Dobbiamo dare risposte concrete”.

Trevisi non ha comunque risparmiato a Samperi e all’intera amministrazione del Sindaco Giovanni Casarotto una frecciatina: “Un anno fa, come Lega Nord, avevamo lanciato l’allarme perché vedevamo in pericolo la sicurezza a Thiene. Avevamo chiesto che venissero installate telecamere e la proposta è stata bocciata per un motivo di costi. Ci avevano detto che la Prefettura aveva comunicato ufficialmente numeri in calo per quanto riguarda i furti e la delinquenza domestica, ma i fatti dimostrano che avevamo ragione noi. Non sono soddisfatto che l’assessore Samperi incolpi il ministro Alfano, che tra l’altro è del suo stesso partito – ha concluso Trevisi – Noi tutti, come amministrazione e consiglio comunale, dobbiamo dare risposte ai cittadini”.

A.B.

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