Non vuole nè scuse, nè vendette. Vuole solo giustizia la moglie di Antony Bonato, il runner che lotta intubato nel reparto di Terapia intensiva dell’ospedale Alto Vicentino per la vita. Indossa il camice blu e non si stacca dal suo Antony, che in questi giorni ha avuto affetto e forza anche da chi non lo conosce e prega perchè si riprenda mentre i medici non si sbilanciano e tengono la prognosi riservata.
La notizia tanto attesa che il pirata della strada si è costituito conforta poco Monica, donna forte e moglie devota, che pretende che si faccia luce su quanto accaduto mercoledì sera a Centrale di Zugliano, dove suo marito correva in via Brenta assieme ad un amico, quando un furgone Fiat Ducato è spuntato all’improvviso e li ha travolti.
‘Ho saputo che la Polizia Stradale stava cercando un furgone che aveva investito due runner – avrebbe dichiarato il 50enne originario di Lastebasse accusato di essere l’investitore che non si è fermato a dare soccorso dopo aver sbattuto a terra i due sportivi de La Fulminea – mi sono accorto che mi mancava uno specchietto e mi sono presentato’.
Un racconto che appare inverosimile, ma che verrà affrontato in un’aula di tribunale anche se per la Polizia Stradale non ci sarebbero dubbi.
‘Voglio credere in una giustizia, che servirà a chiarire i fatti e ad accertare ogni possibilità -ha ribadito Monica – non chiedo altro. Non voglio accanimenti mediatici nè che l’opinione pubblica si scagli contro quell’uomo. Ci penserà la magistratura a fare il proprio dovere’.
Alla domanda se ha ricevuto scuse, Monica risponde no e aggiunge che non le interessano in questo momento. ‘L’unico mio pensiero è per Antony perchè si riprenda al più presto. Attendo il momento in cui i medici mi diranno che è finalmente fuori pericolo’
Natalia Bandiera
Lorenzo Bressan