“Questi anni di crisi economica hanno impoverito anche tanti cittadini di Thiene che spesso, per pudore, non hanno il coraggio di venire in Comune a chiedere aiuto”, ha spiegato in semplicità il Sindaco, Giovanni Casarotto, commentando l’episodio segnalato da un lettore ad Altovicentinonline il 24 gennaio scorso, che ha fotografato un’anziana signora curva a frugare nell’immondizia.

Colpito dall’episodio, il primo cittadino di Thiene ha fatto una riflessione,  rendendosi conto che spesso, chi era abituato ad essere indipendente, non accetta di dover chiedere aiuto e preferisce rimanere in un angolo, magari frugando nell’immondizia altrui, nella speranza che la condizione di disagio termini.

“Consapevoli di questo – ha proseguito Casarotto – sin dall’inizio del nostro mandato amministrativo abbiamo incrementato, fino a triplicarle,  le somme di contributo messe a disposizione dei cittadini disagiati. So bene però che spesso le persone che si ritrovano ad essere improvvisamente ‘povere’ per tutta una serie di fattori, ma che hanno sempre cercato di essere autosufficienti e di vivere dignitosamente, provano una sorta di pudore a salire i gradini del municipio per parlare della loro situazione ai Servizi Sociali. Altre volte, invece, soprattutto per quanto riguarda le persone anziane, c’è disinformazione sulle possibilità di aiuto che il Comune può dare.

Per questo invito i cittadini che vedono situazioni di vera povertà a provare, con tatto, ad avvicinarle per proporre loro di rivolgersi ai Servizi Sociali del Comune. Abbiamo avuto anche casi di cittadini che ci hanno indicato persone bisognose, che abbiamo poi provveduto a contattare con IMG-20160123-WA0001discrezione tramite le assistenti sociali per un aiuto, non solo economico,  che è stato quindi dato.

Ovviamente le strutture comunali preposte hanno il compito di verificare l’effettivo stato di bisogno.

A fare la fila ai Sociali ci sono sempre tante persone, ma tra queste ci sono anche quelle che  da un’attenta verifica dei requisiti non hanno diritto a contributi, ma ciononostante continuano ad insistere, a volte anche con fare indisponente.

Ecco, gli uffici Comunali preposti devono sempre valutare caso per caso, perché l’aiuto vada a chi ne ha effettivamente bisogno. La solidarietà conosce tante strade, una può essere anche quella di non limitarsi a scattare una foto, ma di avvicinare e  indicare una possibilità alle persone che sappiamo essere nel bisogno”.

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