“Abbiamo motivo di credere che la parrocchia di Ss. Trinità di Schio sia in procinto di aprire le porte per ospitare alcuni profughi”.
A preannunciarlo è Alex Cioni, portavoce del comitato spontaneo di cittadini Prima Noi, che scende in campo per criticare duramente le parrocchie vicentine che si rendono disponibili ad ospitare profughi che necessitano di accoglienza. In particolare, in questo caso, sotto accusa è Ss. Trinità, visto che da alcuni giorni si rincorrono voci relative a migranti in arrivo.
“La città di Schio accoglie già decine di profughi in strutture private messe a disposizione dai nemici dell’Italia e del suo popolo – sottolineano dal comitato Prima Noi in un comunicato – Così facendo tolgono risorse preziose che potrebbero essere impiegate per opere sociali che vanno in soccorso prima di tutto di coloro che soffrono ancora gli effetti della crisi economica e dei tanti pensionati costretti a sbarcare il lunario con pensioni misere”.
Secondo Cioni e i suoi, il ‘buonismo’ dimostrato dalle parrocchie non solo toglie risorse a italiani che necessitano dia aiuto, ma danneggia i profughi stessi, che rischiano di diventare vittime dell’illusione che l’Italia sia in grado di garantire loro un futuro sereno e dignitoso e un percorso di integrazione che li faccia sentire a casa.
“Il buonismo è la contraffazione della carità cristiana – ha commentato Cioni – E questo per un cristiano dovrebbe essere inquietante”.
Cioni ha poi citato le parole del vescovo africano Nicolas Djomo, che ha denunciato l’ulteriore impoverimento dell’Africa anche a causa dell’accoglienza indiscriminata dell’Europa nei confronti di tutti i migranti: “Se l’occidente continua a dimostrarsi accogliente nei confronti della popolazione africana prospettando ai migranti una sorta di Paese dei Balocchi, dovrebbe essere evidente anche ai più stolti che i giovani di quel continente continueranno ad essere stimolati a mettere da parte i rischi per affrontare i viaggi della speranza il cui effetto sarà di provocare un ulteriore impoverimento dei paesi di partenza”.
E Cioni condivide in pieno le parole del vescovo del continente nero. “E’ l’Africa che ha bisogno di questi giovani che si trovano a bivaccare nelle nostre città – ha sottolineato il portavoce di Prima Noi – Non ne ha bisogno l’Italia e nemmeno l’Europa. Per questo motivo ci permettiamo di consigliare ai responsabili della parrocchia di Ss. Trinità di pensarci bene e di non agire secondo dogmi buonisti. In caso contrario – ha concluso Cioni – saremo pronti ad agire di conseguenza e con la dovuta determinazione”.
A.B.