A Marano Vicentino si torna a parlare dei lavori pubblici criticati aspramente dall’opposizione qualche settimana fa. E questa volta a prendere parola è l’amministrazione comunale che, punto per punto, respinge le accuse al mittente circostanziando le decisioni prese con cifre e motivazioni.

Erik Umberto Pretto, con il suo gruppo Noi di Marano, aveva puntato il faro su due lavori a suo dire “fatti male” e sul compenso di un architetto che avrebbe “regalato” la sua prestazione.

Al centro del mirino, il tombotto (tubo nel fosso) all’incrocio tra via Prole e via Pasubio con annessa la parcella del progettista e le ringhiere tra via Prole e la superstrada Maranese.

“Le ringhiere metalliche sul ponticello della Maranese sono pericolose perché tolgono visibilità agli automobilisti e provocano incidenti – aveva scritto Pretto a nome del gruppo – La sostituzione del tombotto si è concretizzata semplicemente nella sostituzione di un tubo di cemento ritenuto insufficiente con uno di dimensioni maggiori e il cambio di questo tubo ha comportato tre mesi di lavori e relativi disagi per i residenti e una spesa di quasi 40mila euro. Somma da considerate al netto delle spese di progettazione che, come ha precisato l’amministrazione stessa, sono state donate dal professionista incaricato. Suona strano però – sottolineava Pretto – che un professionista incaricato dal comune doni gratuitamente il suo lavoro. L’amore per il paese di Marano è così grande, o si tratta forse di un gesto di amicizia nei confronti degli attuali amministratori?”

Accuse queste che l’amministrazione del Sindaco Piera Moro non ha gradito e ha prontamente respinto al mittente.

“Per quanto riguarda il tombotto – spiega il gruppo di maggioranza Marano Bene Comune – non si è trattato di sostituire un tubo di cemento ritenuto insufficiente, ma di mettere in sicurezza l’intera intersezione, con la strada che correva il serio rischio di collassare risagomando il corso d’acqua, rifacendo le sponde in pietra, posizionando uno scatolare con una sezione molto più larga. Non si capisce perchè Noi di Marano voglia banalizzare questo intervento, visto e considerato che era stato voluto e pensato proprio dall’amministrazione di cui il consigliere Pretto faceva parte nel dicembre 2011”.

L’amministrazione replica poi anche sulla parcella del professionista: “Il conto finale dei lavori corrisponde al 2° certificato di pagamento ed è pari ad €29.880,44. Per quanto riguarda invece le spese di progettazione, anche qui si può tranquillamente leggere sul sito del comune come il professionista incaricato abbia svolto il proprio lavoro gratuitamente, inserendo questa prestazione professionale all’interno dell’importante incarico che già aveva di verifica sismica di tutti gli edifici comunali, in primis le scuole. Inoltre, essendo l’incarico datato dicembre 2013, ci sembra strano che l’opposizione se ne accorga solo ora”.

E per quanto riguarda le ringhiere tra via Prole e via Pasubio, l’amministrazione di Piera Moro non ci sta ad incassare e replica: “Non solo la visibilità lungo la superstrada Maranese è ampiamente garantita, ma soprattutto le ringhiere di protezione sono posizionate ben al di fuori della sede stradale, e la distanza tra i due parapetti è più larga di quanto non fosse quella tra i due vecchi guard rail che non garantivano più nessuna protezione. La larghezza della carreggiata è quindi aumentata e non esiste nessun tipo di pericolo”.

A.B.

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