‘Non volevamo mancare di rispetto al sindaco, nè al figlio che non c’è più. La nostra manifestazione era stata organizzata prima della tragedia che ha colpito la famiglia e ad un certo punto, non abbiamo più potuto tornare indietro per motivi di ordine pubblico’. Si placano con le dichiarazioni del leader provinciale di Forza Nuova Daniele Beschin, le polemiche sul corteo di protesta contro l’accoglienza nomadi e per tenere vivo il ricordo dell’artigiano arsierese Ermes Mattielli, che si è tenuto venerdì sera in via Dante a Thiene, a poche ore dal funerale del figlio del sindaco Casarotto, che aveva provato l’intera comunità dell’Alto Vicentino.

Una manifestazione a cui hanno aderito circa 200 persone e che era stata definita ‘di cattivo gusto’ proprio perchè lo stesso pomeriggio, si era tenuta la toccante cerimonia religiosa.

‘Ci siamo ritrovati a gestire una situazione che non avremmo voluto – spiega Daniele Beschin, che tiene a precisare che il corteo non era contro il primo cittadino, sebbene il tema fosse l’accoglienza dei profughi decisa dal Comune – quando abbiamo saputo della tragedia, abbiamo ridimensionato tutto. La protesta è stata infatti molto sobria e composta e abbiamo addirittura dedicato un minuto di silenzio alla memoria di Davide Casarotto, che alcuni militanti conoscevano personalmente e che nessuno di noi  – conclude Beschin –  si è mai immaginato di poter oltraggiare quella sera.’
N.B.

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