Apertura d’eccezione della stagione 2015-2016 di “Schio Grande Teatro”, il 6 e il 7 novembre al Teatro Civico di Schio, con la prima nazionale di Enigma, niente significa mai una cosa sola dell’affermato drammaturgo Stefano Massini e prodotto dalla compagnia toscana Arca Azzurra Teatro.Ottavia Piccolo e Silvano Piccardi, protagonisti della pièce, sono tornati ad “abitare” il Teatro Civico con una residenza teatrale che culmina nel debutto di questa nuova produzione.
“Enigma” è un testo che guarda alla realtà con millimetrica puntualità degli orologiai per indagare il senso di una delle più drammatiche pagine del ‘900, venti anni dopo la caduta del Muro di Berlino, affidandosi solo e soltanto al meccanismo psicologico della costruzione del personaggio. Un interno di una casa in cui cumuli di riviste e libri si ammassano un po’ dappertutto nell’incuria generale fa da sfondo alla fine delle certezze dei due personaggi: in una notte di temporali, a seguito di un banalissimo incidente, il professor Jakob Hilder è costretto a far entrare nel proprio appartamento l’intrusa Ingrid.
Il loro dialogo è una assoluta novità fra quelle quattro pareti solitamente digiune di relazioni umane. Ma nella linearità perfetta del loro casuale incontro si muovono le ombre di un passato irrisolto. Due esistenze anonime e del tutto “normali” si scoprono lentamente annodate in un groviglio inestricabile che – enigmaticamente – li obbliga al confronto. Decifrare di volta in volta il senso della vicenda, sia personale che collettiva, che lega i due personaggi, è il compito a cui l’autore chiama i personaggi stessi attraverso la suspense del gioco teatrale e il pubblico. Purché sia chiaro, che la posta in gioco non è solo la possibilità/capacità di sbrogliare i tanti piccoli enigmi delle due vite che si intrecciano, si scontrano e si confrontano sul palcoscenico, ma quello di penetrare il più grande degli enigmi: quello della Storia stessa.. “Ci sono più motivi che mi rendono felice di allestire il nostro spettacolo a Schio” – dichiara Ottavia Piccolo – “Ho partecipato al progetto per il restauro del Teatro e questo mi fa sentire padrona di casa assieme a tutti coloro i quali hanno contribuito a quel percorso. Il secondo motivo è che avendo già sperimentato delle letture del testo di Massini, che non era stato possibile mettere compiutamente in scena, è per me oggi una gioia poterlo presentare al pubblico. E infine, tornare a lavorare con Silvano Piccardi è un grande piacere; è la quinta produzione che condividiamo assieme e della quale firma la regia.”