La Smit Textile può rinascere. Lo comunicano le rappresentanze sindacali Fiom Cgil che vedono spiragli di nuova vita per la ST di Schio.
“La sentenza della Corte d’Appello di Venezia ha sancito il rigetto del ricorso – ha comunicato Lorenzo Bedin della Fiom Cgil – e pertanto ora le proprietà materiali ed immateriali (brevetti e marchi) verranno riaccorpati presso la ST srl fallita ma a tutto diritto proprietaria dei beni necessari per la continuità dell’attività aziendale e quindi vendibile al miglior offerente”.
Bedin si è rivolto ai metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil e ai cittadini, dicendo: “Finalmente in data odierna la Corte d’Appello di Venezia ha depositato la sentenza che tanto attendevamo in merito al ricorso presentato da Luca Gregoric e altri contro la sentenza del Tribunale di Vicenza n° 24/15 che ha dichiarato il fallimento della ST srl ( ex Smit Textile) ed inammissibile la domanda di concordato preventivo presentato dallo stesso Gregoric.
Ricordo che al momento sono giunti al Curatore Eberle ben nove manifestazioni di interesse di possibili compratori, e questo la dice lunga sulle possibilità di rinascita della società ST Srl”.
Con questa sentenza si apre quindi una fase nuova, con l’auspicio che in prospettiva si possa recuperare nel territorio produttivo di Schio la presenza di una prestigiosa produzione di macchine per filati speciali, quale era appunto la SMIT, conosciuta nel settore in tutto il mondo.
“Martedì 9 giugno 2015 come FIM-FIOM-UILM eravamo stati convocati al tavolo di crisi presso la Regione Veneto per un aggiornamento della situazione aziendale – ha spiegato Bedin – Tenuto conto che la pratica della Cigs è in fase di elaborazione da parte del Ministero, ma tale riunione era risultata del tutto interlocutoria, in assenza del dispositivo della sentenza. Ora i 94 dipendenti ancora rimasti in forza , potranno con maggiore fiducia attendere l’approvazione della Cassa integrazione Guadagni Straordinaria, ed in prospettiva sperare di ritornare, almeno una parte di loro, ad operare all’interno dello stabilimento di Schio”.
