Un consorzio che gestisce una discarica non può dichiarare fallimento proprio quando la discarica non gli serve più.

“E’ questo il concetto della delibera firmata da Massimo Bitonci, Sindaco di Padova, che è poi la stessa che abbiamo firmato noi”, ha spiegato Luca Cortese, Sindaco di Sarcedo.

Una bella soddisfazione per Cortese, che nel ‘caso Corsea’ ha visto mobilitarsi ‘intero territorio e ora addirittura il Comune di Padova.

Cortese aveva presentato ricorso ufficiale contro il ‘crack’ del gruppo formato da 150 aziende  che, oltre ai 20 anni concordati avrebbe dovuto occuparsi per altri 30 anni del ‘post-mortem’ e invece, dichiarando fallimento, ha lasciato la cava in mano al Comune che da solo non ha i soldi per occuparsene. Una cava che si trova sopra un’enorme falda acquifera che dall’Alto Vicentino si estende fino alla provincia di Padova garantendo acqua non inquinata. Con il fallimento del Consorzio che se ne doveva occupare, l’integrità della  discarica è a rischio a causa dei lavori di manutenzione che sono troppo costosi per il Comune di Sarcedo.

“La mancata gestione della discarica comporta un rischio per la salute ambientale e dei cittadini visto che la cava si trova sopra la falda che alimenta gli acquedotti – aveva spiegato tempo fa Cortese – Oggi, difronte a questo grave problema sono felice di aver constatato che si è costituito un grande fronte di Comuni. Sono contentissimo dell’aiuto che stiamo ricevendo, in primis dall’esecutivo Ulss e poi da altri Comuni ed Enti. Con  la discesa in campo di Padova – ha continuato – ci sentiamo anche più forti. Il Sindaco Bitonci è d’accordo sul fatto che sia inaccettabile il fallimento di un Consorzio di 150 aziende. Un Consorzio non può fallire quando vuole disfandosi di una discarica, altrimenti si crea un precedente molto pericoloso. Sono anche grato all’esecutivo della Conferenza dei Sindaci, e in primis al presidente Robertino Cappozzo, che per il 19 giugno hanno convocato una riunione con tutti i Sindaci del territorio in cui prenderemo posizione tutti insieme”.

A.B.

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