Hanno preso il via ufficialmente i lavori per il tanto chiacchierato Ponte “tibetano” di Valli del Pasubio, l’originale soluzione infrastrutturale adottata dall’Amministrazione Cunegato per risolvere il problema della grossa frana che ha interessato la Strada del Re, che collega il Passo Pian delle Fugazze a quello di Campogrosso cingendo nella parte anteriore la catena del Sengio Alto.
Il tratto in questione, franato pesantemente da qualche anno, si incontra dopo poche centinaia di metri muovendosi in direzione Ossario del Pasubio-Campogrosso, ed era diventato un importante problema di sicurezza per tutti coloro che decidessero di percorrere la Strada del Re. “In seguito a perizie geologiche, le quali ci hanno confermato che la frana è molto profonda, abbiamo capito che la sistemazione con metodo classico avrebbe comportato svariati milioni di euro” ha dichiarato Armando Cunegato, Sindaco di Valli, “perciò abbiamo adottato questa soluzione, pratica, sicura, economica e turisticamente accattivante”.
La realizzazione del Ponte, con annessa pulizia e sistemazione della strada, è il primo stralcio del progetto VA.PO.RE, programma regionale creato nel 2010 per la riqualificazione delle piccole dolomiti tra Valli, Posina e Recoaro. Vale complessivamente 300.000 euro, finanziati quasi totalmente dalla Regione.
Sarà lungo 105 metri con un’altezza massima di 35 e dislivello di 2, largo 70 cm con le sponde altre 130, pavimentato con uno spesso strato di acciaio forato, e ancorato sui due lati di appoggio da grossi sostegni di calcestruzzo realizzati dalla ditta Dalla Gassa. Sarà sostenuto da varie corde di acciaio e antivento, e scavalcherà il tratto franato sorvolandolo. E’ stato definito semplicisticamente “tibetano” in virtù del suo essere totalmente sospeso, ma di fatto la sua consistenza e struttura sono molto solide, e la stabilità del terreno “è continuamente monitorata dai carotaggi che stiamo facendo”, come puntualizzato dall’architetto Carlo Costa, direttore dei lavori.
La ditta Gheller vincitrice dell’appalto ha iniziato i lavori il 13 maggio, e secondo Costa la conclusione è prevista alla fine dell’estate. Grande soddisfazione è stata espressa da Cunegato, poiché “abbiamo risolto un problema sanguinoso per il turismo e la viabilità montana del nostro Comune, che una volta finiti i lavori sarà ripristinata assieme al celebre anello di Campogrosso”. “Tecnicamente è la soluzione migliore – ha proseguito – ma anche sotto il profilo dell’innovazione è un ottimo progetto, come confermatoci dagli addetti ai lavori. Siamo fiduciosi che sarà una grande attrattiva – ha concluso – che riporterà molte persone a camminare nel nostro territorio”.
Federico Pozzer