‘In Veneto vivono immigrati perbene, ma non vogliamo l’immigrazione di Renzi e Alfano. Non vogliamo i rom che non pagano l’Imu e le bollette. Tutti in questo paese devono avere stessi diritti e doveri. E’ finito da pochi minuti il comizio tenuto da Matteo Salvini, accolto come una prima donna dai thienesi che si sono riversati in massa in centro per ascoltare il leader della Lega Nord.
Accanto a lui Luca Zaia ed i volti noti del Carroccio dell’Alto Vicentino, tesi per l’ormai vicinissimo voto che sentenzierà il nuovo Governatore, che Salvini si augura sia Zaia, che rappresenterebbe la continuità.
Salvini è stato un fiume in piena ed ha toccato con le sue parole cariche di carisma i suoi cavalli di battaglia. ‘Il referendum per l’indipendenza del Veneto voi ve lo fate domenica votando Zaia e facendolo vincere – ha detto alla folla che lo acclamava con le bandiere di San Marco in mano – In questo paese, c’è bisogno di coraggio e di Lega. Sto trovando tanto entusiasmo nella gente che viene ad ascoltarmi e non solo al Nord. Ad Agrigento c’erano centinaia di persone a sostenermi e stiamo parlando della città natia di Alfano. Mi dicono che stanno tornando a votare dopo anni di sfiducia. Tra questi, molti giovani. Se vinciamo le elezioni, gente come Renzi, Alfano e Boldrini torneranno a lavorare’.
Matteo Salvini indossava la felpa con il nome di Thiene sul petto. Dopo aver salutato i thienesi (centinaia le persone accorse da tutto il Veneto tra candidati leghisti e simpatizzanti) ha passato la parola a Zaia, che ha esordito rivolgendo parole di apprezzamento nei confronti delle forze dell’ordine, spesso costrette a tenere tra le mani un manganello. ‘Se ce l’hanno significa che possono e devono usarlo. Non è un addobbo’
E ancora, immigrazione clandestina, certezza della pena, sanità e Mose. ‘Nell’inchiesta giudiziaria sugli appalti, non ci sono leghisti implicati’.
Marta Boriero e Anna Bianchini