La crisi non molla, le famiglie perdono il lavoro e con le mamme a casa la retta dell’asilo è un ‘in più’.
La notizia della prossima chiusura dell’asilo nido Bambi e del suo accorpamento con il Peter Pan non è ancora confermata, ma l’amministrazione comunale di Schio ci sta riflettendo analizzando con attenzione i dati in suo possesso.
“Il Comune di Schio gestisce con proprio personale dipendente due asili nido comunali, il Bambi di via Baratto e il Peter Pan di via Mantova – spiega il Comune di Schio – Nel corso degli anni il servizio è stato modificato e migliorato per venire sempre più incontro alle esigenze manifestate dalle famiglie, anche con l’istituzione della frequenza part-time e del prolungamento d’orario fino alle 18. Negli ultimi 5 anni si è avuto modo di rilevare però una costante diminuzione del numero di bambini iscritti”.
Al centro del crollo degli iscritti tante probabili motivazioni la cui analisi ha spinto la Giunta del Sindaco Valter Orsi a fare ulteriori riflessioni per il futuro. Dal crescere dell’offerta di servizi privati per la prima infanzia, alle numerose perdite di posti di lavoro da parte di mamme e papà e alla conseguente difficile sostenibilità delle rette per l’asilo, il numero dei bimbi frequentanti il ‘nido’, che già ha subito un calo notevole, non fa sperare in un aumento per i prossimi anni.
“Per il Comune, il costo di gestione dei 100 posti degli asili nido comunali è di circa 640mila euro – spiega l’amministrazione comunale – Si tratta di una somma al netto della quota di partecipazione delle famiglie e dei contributi regionali, questi ultimi sensibilmente in calo negli ultimi cinque anni. Alla luce di queste evidenze l’Amministrazione Comunale si è trovata a riflettere. La volontà di continuare a garantire un servizio di qualità ai propri cittadini ha portato la Giunta a verificare l’opportunità di riorganizzare il servizio di asilo nido comunale in un’unica struttura, il Peter Pan di via Mantova, in quanto più idoneo all’utilizzo cui è stato destinato e maggiormente rispondente alle esigenze del servizio. Questa decisione – continua il comunicato – comporterebbe l’ampliamento della struttura esistente per portarla ad un massimo di 72 posti. Tale soluzione garantirà lo svolgimento del servizio in una struttura sviluppata su un unico piano, senza barriere architettoniche, con un ampio giardino e parcheggio, inserita in una zona residenziale. Inoltre consentirà una migliore organizzazione e gestione del personale, anche in vista di una maggiore flessibilità oraria, nonché un risparmio sulle spese di funzionamento, stimato per difetto in circa 200mila euro all’anno – conclude – con conseguente possibilità di mantenere le rette di frequenza ai livelli attuali o di ridurle”.
Nel periodo di intervento sulla struttura di via Mantova per l’ampliamento, i bambini sarebbero comunque ospitati al Bambi e il Comune valuterà una convenzione con l’Ente ‘La Casa’, titolare dell’asilo nido ‘La Casa dei bimbi’, che costituisce già un servizio pubblico del territorio.
