Resistenza 70 anni fa e Resistenza oggi. Con un’unica differenza: se ieri si combatteva il Nazi-fascismo di Adolf Hitler e Benito Mussolini, oggi ci sono tante forme di fascismo che serpeggiano nella società e alle quali bisogna opporre strenua resistenza: corruzione, malaffare e immoralità in primo luogo.
Il concetto è emerso oggi nei festeggiamenti del 70° anno della Liberazione. Thiene, Schio e altri comuni hanno celebrato separatamente, ma alla fine è venuto fuori che, oggi come allora, la società soffre ancora di forme di ‘dittatura’ dalle quali necessita di una nuova Liberazione.
Sindaci e autorità militari e istituzionali hanno sfilato a Thiene e Schio accompagnate dalla banda e dal coro e l’alzabandiera ufficiale ha dato il via alla cerimonia solenne.
Thiene ha ricordato la ricorrenza insieme a Zanè e Arsiero, mentre Schio ha sfilato con Santorso, San Vito di Leguzzano, Valli del Pasubio, Torrebelvicino e Monte di Malo.
“La libertà è come l’aria – ha sottolineato Giovanni Battista Casarotto, Sindaco di Thiene, citando le parole di Calamandrei – ti accorgi di quanto vale quando non ce l’hai”.
L’orazione ufficiale è stata affidata quest’anno a Ferdinando Offelli, membro del Direttivo dell’Istituto della Resistenza di Vicenza e del gruppo di studio dell’Archivio Storico del Duomo di Thiene.
“Oggi – ha detto Offelli – dobbiamo individuare i fascismi presenti in modo subdolo nella nostra società ed esercitare i nostri diritti di cittadini critici, continuando in quello Spirito di Resistenza che dobbiamo a nostra volta trasmettere ai nostri giovani”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche gli interventi a Schio.
“Le celebrazioni di oggi ricordano il passato – ha esordito Roberto Tozzo, presidente di Api Val Leogra – ma non dobbiamo mai distogliere l’attenzione e il pensiero dalla realtà odierna, in cui dominano malaffare e corruzione. La mancanza di moralità del mondo politico è un pessimo esempio per i nostri figli e per far riemergere gli ideali limpidi simboleggiati dalla Resistenza bisogna riformare partiti e politica. Bisogna fare attenzione ai campanello d’allarme dei nuovi gruppi sovversivi e delle nuove guerre – ha concluso – Alla fine non c’è alternativa alla pace”.
L’orazione ufficiale di Schio è stata affidata ad Armando Cunegato, Sindaco di Valli del Pasubio, che, dopo un riassunto storico ha detto: “La politica è forse l’unica professione per la quale non è richiesta nessuna specifica preparazione (Hans Hermann Kersten). In una società, i cittadini sono lo specchio della classe politica che eleggono. Ma se la classe politica sfrutta la sudditanza, il nepotismo e la corruzione, significa che i cittadini sono così? Può darsi che abbiamo delle colpe – ha concluso – di certo ne avremo se non faremo niente per cambiare le cose (cit.)”.
Anna Bianchini