Il copione è sempre lo stesso ed è una scena alla quale gli ufficiali giudiziari ormai sono abituati. Un nucleo famigliare che non paga l’affitto, il proprietario che ne chiede lo sfratto e l’impossibilità di rendere la procedura effettiva perché ci sono dei minori da tutelare.

E’ successo anche questa mattina in una palazzina di via San Vincenzo 20 a Thiene dove, un nucleo composto da ben undici persone residenti anagraficamente allo stesso indirizzo, avrebbe dovuto essere sfrattato per morosità. Sul posto sono intervenuti Carabinieri e Polizia Locale ma, davanti alla presenza di bambini piccoli, hanno dovuto battere in ritirata e rimandare lo sfratto a data da destinarsi.

Succede molto spesso ed è sempre per morosità. Si tratta per la maggior parte di extracomunitari, persone che non trovano lavoro o che non guadagnano abbastanza per coprire le spese di locazione e quelle per vivere.

Ogni sfratto è un caso a sé, ma la motivazione è sempre l’impossibilità di pagare l’affitto. Su questo il Comune di Thiene è uno dei migliori del territorio. Interviene molto spesso per coprire i conti con i proprietari delle case temporeggiando 4 o 5 mesi fino a che si libera un posto nelle case-famiglia o si trova una nuova locazione.

In questo caso lo sfratto è stato rimandato perché le case-famiglia sono tutte piene e non possono accogliere nuovi ospiti.

A.B.

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