Il Progetto Sollievo, programma sperimentale della Regione Veneto e presentato dall’Ulss 4 al quale ha aderito il Comune di Marano, ha avuto un buon successo di pubblico, segno evidente che il problema nel territorio è molto sentito.
Il progetto è rivolto alle famiglie di persone affette da disturbi cognitivi nelle prime fasi della malattia. La serata aveva come obiettivo avviare un percorso di sostegno dedicato a tutte quelle persone che vivono quotidianamente il dramma della malattia assieme ai propri cari.
“Mio marito era contento solo quando lo portavo al centro sollievo. E mentre lo portavo, per strada si metteva a cantare”, ha spiegato una delle tante persone che ogni giorno vivono da vicino la difficile esperienza della malattia in famiglia. Una testimonianza che suona come un ‘grazie’ a chi ha reso possibile la realtà del centro sollievo, partita da Rovigo nel 2001 ed ora giunta fino a noi.
Dopo Vicenza, anche Marano, in collaborazione con l’Ulss 4, ha aderito al ‘Progetto Sollievo’ per persone con disturbi cognitivi, primo fra i comuni dell’alto vicentino.
La presentazione, avvenuta lunedì scorso al Centro Diurno Brolatti, alla presenza del sindaco di Marano Piera Moro, dell’assessore ai Servizi Sociali Antonio Centomo, della dott.ssa Liliana Rapanello Direttore Coordinamento Direttori di Distretto, della geriatra Laura Bologna, della neuro psicologa Flora Dal Sasso e dell’assistente sociale per il ‘Progetto Sollievo’ Simone Pauletto, ha messo in luce gli obiettivi e le azioni dell’iniziativa, rivolta sia ai pazienti che alle loro famiglie.
L’obiettivo è quello di offrire alle persone affette da questi disturbi (demenza senile, Alzheimer, Corpi di Lewy), nelle prime fasi dell’insorgere della malattia, occasioni di socializzazione e stimolo per tenere attive le abilità residue, offrendo nel contempo alle famiglie uno spazio che alleggerisca il loro carico e faciliti l’assistenza in casa o nelle strutture sanitarie.
All’incontro hanno partecipato anche a tutti coloro che vorranno iscriversi come volontari del ‘Progetto Sollievo’. Queste persone saranno formate sotto la supervisione di professionisti esperti e, dopo un adeguato percorso, potranno essere coinvolti nelle attività dei centri sollievo, fornendo un prezioso e sostengo.
“La vicinanza e l’attenzione dei Servizi Sociali a questa problematica e in particolare alla famiglia può dare una risposta concreta e reale ai famigliari delle persone malate che, grazie al ‘Progetto Sollievo’ potranno essere sgravati dall’accudimento del proprio caro”, ha spiegato il sindaco Piera Moro.
“In questo momento sono sei le associazioni di volontariato e tre i comuni dell’Ulss 4 (Marano, Villaverla e Montecchio Precalcino) che stanno lavorando assieme per costituire un’ampia rete di servizi connessi al ‘Progetto Sollievo’: Marano Solidarietà di Marano Vicentino, Alzheimer Zanè, ADA di Vicenza e Olosmed di Schio, cui sono affidati la formazione dei volontari, l’assistenza nei diversi centri, la ricerca di luoghi accoglienti appositamente predisposto – ha sottolineato Liliana Rapanello, Direttore Coordinamento Direttori di Distretto – Questo a riprova del fatto che se si utilizzano le risorse di tutti si può arrivare al bene comune”.