Ava e Greta si fondono, con Greta che si incorpora in Ava. Il 18 marzo infatti è stato firmato l’atto notarile che sancisce a tutti gli effetti la nascita di una nuova società che, a breve, avrà un nuovo marchio.
Diego Bardelli e Riccardo Ferrasin, rispettivamente presidente e direttore generale di Ava, hanno raccontato gli obiettivi e hanno fatto luce sulla gestione della fusione, sottolineando come essa non produrrà alcun effetto sullo stato dei servizi nel territorio servito e tutto proseguirà come sempre. Lo stesso nuovo servizio concordato con il Comune di Schio non subirà uno slittamento a causa della fusione, ma per ragioni puramente organizzative.
“L’obiettivo della fusione – ha dichiarato Bardelli – è quello di creare nel nostro territorio un’unica società che svilupperà il servizio integrato del rifiuto. Dalla prevenzione e riduzione del rifiuto prodotto alla raccolta differenziata, al recupero di materia, allo smaltimento del rifiuto secco non riciclabile, alla creazione di energia e alla diffusione del teleriscaldamento. La fusione è anche in linea con gli obiettivi più volte formulati dal governo nazionale: ridurre il numero delle società partecipate, creare semplificazioni, realizzare economie e tagliare sprechi e allo stesso tempo garantire la qualità del servizio prestato. Ava – ha continuato – studierà un nuovo marchio, capace di segnalare con evidenza il cambio della natura della società che, dopo avere promosso la raccolta differenziata negli anni passati, effettuerà direttamente il servizio dai primi giorni di aprile”. Secondo Bardelli la fusione non provocherà esuberi di personale. A tutti sarà garantito il posto di lavoro e partiranno corsi di aggiornamento e di formazione per le risorse umane impegnate.
“Naturalmente – ha concluso Bardelli – ci auguriamo che il nostro impegno di investire sulle risorse interne sia accompagnato dalla disponibilità del personale di cimentarsi nella sfida che Ava lancerà per essere un efficace strumento per i Comuni nella migliore gestione dell’ambiente”.
La conferenza stampa è stata anche l’occasione per fare il punto sul ruolo di Ava non solo come impianto singolo, ma anche come elemento della rete d’impresa, affiancando le realtà di Aim, Etra, Contarina e Ecoambiente Rovigo, insistendo sul concetto di ‘area vasta d’impresa’, che sarà sempre di più un riferimento fondamentale per l’economia del territorio creando rilevanti economie di scala e implementando i servizi offerti ai cittadini.
Bardelli ha inoltre voluto sottolineare l’importanza delle Ecostazioni (23 su tutto il territorio) come “centro motore per la raccolta differenziata” e ha più volte rimarcato “la virtuosità dell’Alto Vicentino, legata non solo alla percentuale di materiali raccolti in modo differenziato, ma anche al lavoro svolto negli anni per ridurre la quantità di rifiuti totali prodotti dai cittadini (circa 340 kg di rifiuti annui a fronte di un dato nazionale di 500 kg annui). Il rinnovo della linea 1 dell’impianto di incenerimento, la funzione e portata della rete di teleriscaldamento, i numeri relativi alla raccolta nell’Alto Vicentino e un approfondimento sull’impianto di smaltimento che diverrà impianto di recupero sono stati gli altri temi affrontati”.