Luca Zaia o Flavio Tosi? La cacciata del Sindaco di Verona dal gruppo del Carroccio e la sua candidatura non ha solo destabilizzato gli umori di militanti e simpatizzanti del partito, ma ha messo i rappresentanti politici, eletti o candidati, davanti a un aut aut.
Rimanere nella Lega Nord e sostenere Luca Zaia, governatore uscente che si ripropone, o spingersi nel nuovo partito di Flavio Tosi, visto che ha deciso di candidarsi pure lui e con un partito tutto suo?
Le liste per le elezioni regionali che sono alle porte sono in fase di definizione e per i simpatizzanti di Tosi è arrivato il fatidico momento della scelta.
“Ho scelto la linea politica e rimango nella Lega Nord – ha commentato Filippo Busin, onorevole di Thiene – Ho avuto importanti rapporti con Flavio Tosi, che considero una ‘grande testa politica’ e una persona che stimo, ma ritengo doveroso tenere fede al partito”.
Busin spiega che alla base della sua scelta c’è la convinzione di essere stato votato e mandato a Roma dai voti di chi alle ultime elezioni ha scelto esplicitamente Lega Nord.
“Rispetto i miei elettori e sono sicuro che mi hanno votato perché rappresentavo il partito – ha spiegato Busin – Pertanto ho deciso di seguire il mandato elettorale ricevuto e di parteggiare per il partito alle elezioni regionali. Voglio – ha continuato – che vinca la mia parte politica e anche se sono sicuro che Tosi non virerà mai a sinistra, voglio fare quanto in mio potere per non lasciare la Regione in mano alla sinistra. Il lavoro che ho fatto finora con il mio gruppo politico è legato al territorio – ha concluso – e se devo scegliere tra il continuare il nostro operato a favore del territorio o privilegiare altre scelte, è chiaro che scelgo il mio territorio”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Marino Finozzi, assessore regionale uscente al Turismo. “Ho sottoscritto la mia prima tessera della Lega nel 1985, ben prima che ci fossero in campo Luca Zaia o Flavio Tosi – ha sottolineato – e dopo 30 anni di partito ritengo doveroso rimanere nello stesso schieramento. E’ una questione di coerenza, ma anche una scelta politica vera e propria. Non voglio identificare la politica in un nome o un volto, ma preferisco contestualizzare la mia scelta all’interno del partito al quale appartengo. Alla base della mia scelta – ha concluso – ci sono i grandi temi della Lega, che sono i miei obiettivi: indipendenza, autonomia e federalismo”.
Anna Bianchini