1.000 euro di benzina, per due mezzi, tagliandi e manutenzione inclusa. E dove il governo non interviene, gli amministratori aprono il portafogli. Secondo lo Stato, la cifra dovrebbe bastare al Comune di Fara Vicentino per coprire i costi delle sue ‘auto grigie’. E poco importa se i soldi ‘evaporano’ velocemente, se il territorio è collinare o di montagna e gli spostamenti in auto sono necessari. La somma rimane quella e i Sindaci si devono arrangiare. 

“La nostra situazione è uguale a quella di altri comuni – ha commentato Maria Teresa Sperotto, sindaco di Fara – Il territorio ha una superficie di 15 km quadrati di collina per cui è necessario spostarsi motorizzati. Il Comune ha ufficialmente 2 autovetture, definite per legge ‘auto grigie’, cioè senza autista”.

Si tratta di una Peugeot del 2002 che ha cilindrata 1600 e di una Fiat Panda del 2005 che di cilindrata fa 1100 e sono autovetture messe a disposizione degli uffici per attività strettamente operative.

“Fortunatamente – ha sottolineato il primo cittadino – lo scorso anno abbiamo speso solo 105 euro per le manutenzioni e tutto il resto è andato in carburante. Però, se consideriamo che le macchine vengono usate dagli impiegati per notifiche, ritiro documenti, eventuali missioni e qualche cerimonia a carattere provinciale, si fa presto a fare i conti”.

A Fara quindi, ancora una volta gli amministratori hanno deciso di mettere ‘una pezza’ sulla falla e per scelta hanno deciso di arrangiarsi con le proprie vetture.

“Per il 2015 – ha concluso Sperotto – il tetto di spesa rimane di 1.000 euro. Preghiamo la Provvidenza che le vetture siano efficienti come lo scorso anno, in modo da non dover sostenere spese extra per la loro messa a punto”.

A.Bia

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