La fusione per incorporazione tra Ava e Greta si avvicina, ma l’Usb (Unione dei Sindacati di base) non ci vede chiaro e si rivolge direttamente si Sindaci. A quelli che sono a tutti gli effetti i proprietari delle Società Partecipate, Usb ha scritto una lettera in cui puntualizza le sue perplessitàe lamenta di essere stata esclusa, nonostante esplicita richiesta di partecipazione, dagli incontri di esame congiunto.
Pubblichiamo per intero:
“Egregi sindaci dell’Alto Vicentino,
Usb, organizzazione sindacale maggioritaria in Greta, intende con la presente intervenire nel merito del processo di ‘fusione per incorporazione’ tra Ava e Greta, che sarà operativa, secondo quanto comunicatoci dai vertici aziendali, a partire dal 1 aprile 2015. Va subito detto che la nostra Organizzazione Sindacale (O.S.) è stata esclusa dagli incontri di ‘esame congiunto’ nonostante la richiesta di essere convocata.
Gli incontri di ‘esame congiunto’, due al momento, che hanno portato alla firma del protocollo hanno visto la presenza delle O.S. invitate e delle Rsu (Rappresentanze Sindacali Unitarie) compresi i delegati Usb Rsu Greta.
Con la presente lettera non si vuole entrare nello specifico delle garanzie contrattuali e di posti di lavoro che fanno parte della nostra preoccupazione e sulla quale reale applicazione vigileremo, quanto piuttosto fare alcune annotazioni sull’assetto organizzativo, gestionale, operativo della ‘nuova’ Ava. Anche se le recenti leggi parlano di assetti organizzativi e gestionali come prerogativa della proprietà, come sindacato non possiamo non segnalare, come si può evincere con chiarezza dal verbale e dai due allegati delle Rsu rispettivamente di Ava e di Greta, che i punti 2 e 3 sono rimasti parzialmente senza risposta. Ci si riferisce al Piano Industriale e al nuovo organigramma che abbiamo chiesto in entrambe le riunioni.
Gli attuali Vertici di Ava-Greta non hanno fornito indicazioni in merito, limitandosi al recipimento delle osservazioni. Poi, nei punti successivi (punti 1 per Rsu di Ava e punto 2 per Rsu di Greta), hanno apportato solo indicazioni generiche, tranne in due responsabilità organizzative, che riguardano ‘raccolta e recupero, comunicazione e rapporti con il personale’, che resteranno in capo al Presidente mentre il ‘nuovo’ Direttore Commerciale avrà compiti di ‘rapporti con consorzi, gestione rifiuti e altro’. Incarichi che potrebbero essere letti come un esautoramento del prossimo CdA nel decidere incarichi così rilevanti.
Sempre in merito all’organigramma non ci è stato chiesto niente. Ci è stato comunicato solo qualcosa in merito a ‘caselle” organizzative, direttore generale, direttore tecnico, settori, servizi’. Questo mentre si sta assistendo ad alcuni spostamenti, assegnazioni e probabili assunzioni che darebbero a intendere che, di fatto, l’organigramma si starebbe compilando.
Avendo preso visione della vostra direttiva del 31 ottobre: ‘Esito dell’incontro dei Sindaci Soci Ava’, Usb ritiene che ogni organo coinvolto in quanto sta succedendo debba fare la sua parte fino in fondo e che ogni parte debba rispettare ruoli, procedure e prerogative.
Infine, Usb vuole dichiarare da subito che si batterà affinchè la fusione non porti la nuova società a privilegiare inceneritori o similari, penalizzando invece la raccolta, il riciclo che, al contrario, devono diventare la politica portante e prioritaria delle attività e degli investimenti della nuova Ava.
Usb si rivolge ai Sndaci in quanto ‘proprietari’ delle società Ava-Greta e spera che le osservazioni esposte in questa lettera possano essere prese nella giusta considerazione con i conseguenti atti.