“L’amministrazione comunale tratta i malati di malattie rare come cittadini di serie B”.

La denuncia arriva dal Partito Democratico di Schio che ha assistito in Consiglio Comunale ad un dibattito che non  è proprio andato giù e che ha deciso di denunciare.

I fatti.

Il Movimento 5 Stelle ha chiesto in Consiglio una votazione per chiedere che l’Amministrazione Comunale di Schio si facesse portavoce e sollecitasse la Regione a rendere operativa una legge che riguarda la rara malattia denominata Mcs (Sensibilità Chimica Multipla). La patologia a oggi è in fase di studio e, pur essendo inserita in Veneto nel Bur (Bollettino Ufficiale della Regione), non ha ancora un reale riscontro scientifico che la inserisca nella categoria delle malattie ufficiali, tant’è che su Wikipedia viene definita ‘un’ipotetica malattia caratterizzata dall’impossibilità di una persona a tollerare un certo ambiente chimico o una classe di sostanze’.

La richiesta dei 5 Stelle non avrebbe comportato un impegno economico, ma solamente una richiesta ufficiale con la quale l’Amministrazione Comunale avrebbe dovuto rivolgersi a Venezia.

Il dibattito.

Dopo aver valutato la richiesta dei grillini scledensi ed essersi riunita in fase straordinaria, la Giunta del Sindaco Valter Orsi ha deciso di non dare seguito alla votazione richiesta.

“Durante il dibattito è emersa chiaramente la linea dell’amministrazione di non dare importanza alle patologie rare – ha spiegato Giovanni Battistella, capogruppo del Pd in consiglio comunale – dando così importanza solo a quelle malattie che sono supportate da una adeguata bibliografia scientifica. In sostanza, sono stati suddivisi in cittadini di serie A quelli colpiti da malattie certificate e cittadini di serie B quelli che soffrono di patologie non ufficialmente riconosciute”.

Secondo Battistella “il Consiglio Comunale di Schio è riuscito, in pochi minuti, a identificare le malattie che meritano attenzioni e quelle che invece possono essere lasciate a se stesse.

L’accusa.

Battistella e i suoi accusano ora Sindaco e Giunta di essersi trincerati dietro un ‘non ci sono risorse’, anche se la richiesta dei 5 Stelle non aveva nessun carattere economico.

“Si trattava semplicemente di farsi portavoce di un problema grave sollecitando la Regione nel rendere operativa una legge regionale approvata ormai due anni fa – ha commentato Battistella – E’ gravissimo che il voto di astensione che ha espresso la maggioranza sia  stato giustificato asserendo che non tutte le malattie sono uguali, ed in particolar modo per quelle come la Mcs sulle quali non ci sono informazioni certe, non sono da considerare come prioritarie. Se così fosse – ha continuato – anche il diciottenne Sammy Basso di Bassano, non sarebbe arrivato a diventare il testimonial della Progenia, malattia rarissima,di cui ci sono solo 100 casi al mondo. Noi del gruppo consiliare del Partito Democratico abbiamo ritenuto di semplice buonsenso accogliere la richiesta  con la certezza che la Regione, una volta che ha approvato una legge di tutela debba essere stimolata ad applicarla. I tecnici devono fare il loro lavoro, noi amministratori dobbiamo garantire la qualità di vita. Con questa presa di posizione – ha concluso – il Sindaco dimostra con i fatti di non essere Sindaco di tutti”.

Anna Bianchini

 

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia