Il fondo per l’affitto sociale a Schio aumenta di oltre 5mila euro. Il comune infatti ha aderito nel 2014 all’accordo promosso da Caritas e Prefettura di Vicenza sugli affitti sociali con un budget di 9.000 Euro, al quale ora si aggiungono altri 5.400 Euro. L’Amministrazione comunale ha così deciso di rinforzare l’impegno a sostegno di chi è in difficoltà mettendo le mani alle sue casse.
L’attuale crisi economica ha avuto e continua a manifestare ricadute estremamente negative sui redditi delle famiglie, che faticano a sostenere i costi del canone di locazione, incorrendo in situazioni di morosità e nel rischio di sfratto.
L’affitto sociale prevede il dimezzamento o la riduzione del canone di locazione pattuito in sede contrattuale. Il contributo mensile massimo di Euro 250,00, di cui il 60% a carico del Comune di residenza e il restante 40% a carico della Caritas Diocesana Vicentina, può essere erogato per un periodo massimo di 12 mesi.
Per partecipare è necessario che l’accordo con il proprietario dell’immobile porti al dimezzamento o almeno ad una riduzione significativa del canone di locazione pattuito in sede contrattuale.
“La promozione dell’affitto sociale, grazie all’impegno della Caritas Diocesana e dei Comuni, ha lo scopo di prevenire e sanare situazioni di difficoltà – ha sottolineato Cristina Marigo, assessore al Sociale – dando un aiuto concreto a tutti coloro che a causa della crisi economica rischiano di perdere un bene primario come l’abitazione. Su questo fronte l’Amministrazione comunale si sta attivando attraverso tutti i canali possibili. Purtroppo non è sempre immediato e facile intervenire prima di arrivare allo sfratto, anche con iniziative come l’affitto sociale. Nel caso però si tratti di sfratto per morosità incolpevole – ha concluso – è possibile, avendone i requisiti e con specifiche garanzie, arrivare ad avere un contributo fino ad un massimo di 8.000 euro, grazie al fondo per la morosità incolpevole destinato ai Comuni ad alta tensione abitativa”.
Per morosità incolpevole si intende la situazione di sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento dell’affitto a causa della perdita o della consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare dovuta a perdita del lavoro per licenziamento,
accordi aziendali o sindacali con consistente riduzione dell’orario di lavoro, cassa integrazione ordinaria o straordinaria che limiti notevolmente la capacità reddituale, mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipici, cessazioni di attività libero-professionali o di imprese registrate derivanti da cause di forza maggiore o da perdita di avviamento in misura consistente, malattia grave, infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare che abbia comportato o la consistente riduzione del reddito complessivo del nucleo medesimo o la necessità dell’impiego di parte notevole del reddito per fronteggiare rilevanti spese mediche e assistenziali.
Tutte le informazioni e la modulistica su www.comune.schio.vi.it o presso lo Sportello Qui Sociale, P.zza dello Statuto n. 17, aperto al pubblico da lunedì a venerdì dalle 9 alle 13.
