Il giorno dopo l’incendio nella palazzina di via Tintoretto in Cà Pajella si contano i danni, che sono ingenti, se si pensa che quell’appartamento da dove si sono sviluppate le fiamme provocate dal cattivo funzionamento di una bombola di gas, è rimasto devastato ed è quindi inagibile. Ma è anche il giorno dele polemiche e c’è chi si scaglia contro il Comune (diverse le lettere che ci sono arrivate in redazione) avanzando responsabilità che invece, non ci sono. Perchè quell’immobile era nella responsabilità dell’Istituto Vendite giudiziarie di Vicenza, che era stato avvertito della presenza di cittadini nordafricani che avevano occupato abusivamente l’appartamento. Pare che nei giorni scorsi, fosse stato eseguito anche un sopralluogo in via Tintoretto.
Ma una segnalazione, voci riferiscono, fosse stata fatta anche ai carabinieri. Sembra paradossale, ma quegli immigrati continuavano ad abitare lì indisturbati e all’interno della casa, gli agenti della Polizia Locale hanno posto sequestro ben 5 bombole di gas, che per fortuna, non sono saltate per aria ieri, dopo l’incendio. E ieri, si è sfiorata una tragedia che in molti, nella zona definiscono ‘preannunciata’. Perchè quell’andirivieni di nordafricani che utilizzavano la casa dello stabile di via Tintoretto era stata segnalata, da chi avrebbe dovuto prendere provvedimento, vigilare e non lo ha fatto. E così, ieri l’episodio che ha scatenato la rabbia di chi non sostiene di non essere stato ascoltato, come il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Alessia Gamba che sulla pagina di facebook di Thiene on line scrive: ‘I periodici sgomberi con conseguenti sigilli venivano infranti in giornata… una situazione esasperante e un epilogo annunciato, date le condizioni abitative. In compenso chi ci va di mezzo è chi si è guadagnato la casa con anni di sacrifici, e vede sfumare le proprie sicurezze, in nome di cosa?’ Secondo la legge, ora a riparare i danni nella palazzina della Cà Pajella dovrà essere l’Istututo Vendite giudiziarie di Vicenza. L’abitazione era in loro custodia, dopo che il proprietario della casa, non avendo pagato le rate del mutuo, aveva messo nelle mani della banca debitrice l’appartamento che era all’asta.
Il giorno dopo il grave fatto di cronaca che ha generato paura e polemiche, il sindaco Giovanni Casarotto, che ieri è stato tra i primi a precipitarsi sul posto con l’assessore Andrea Zorzan, sottolinea la posizone di estraneità del Comune e lancia un appello perchè cose del genere non capitino più nella tranquilla Thiene.
“Sull’episodio dell’incendio divampato nell’appartamento all’ultimo piano di un edificio di via Tintoretto, con riguardo al problema dell’occupazione continuativa dello stesso da parte di due persone, tengo a precisare che la denuncia per occupazione abusiva dell’alloggio spettava al proprietario dello stesso, che invece non vi ha mai provveduto. Purtroppo, trattandosi di proprietà privata, non è che le Forze dell’Ordine o l’Amministrazione Comunale possono intervenire d’imperio, senza una formale querela che deve essere fatta, ripeto, solo dal legittimo proprietario cui è stata violata la proprietà. Invito pertanto tutti i proprietari di abitazioni che hanno case sfitte a farsi parte diligente sia nel controllare l’eventuale occupazione abusiva delle stesse sia nel denunciarne i fatti alle Autorità competenti affinchè si possa provvedere di conseguenza.”
di redazione Thiene on line