Con la sua Golf se ne andava in giro per l’Alto Vicentino, non disdegnando anche l’Altopiano, per vendere hashish. Gli agenti della Polizia locale tenevano d’occhio quell’uomo dai capelli bianchi che ieri sera, ha finito di commerciare ‘fumo’ finendo in manette. E’ stato trovato in possesso di un chilo di droga. Si tratta dieci panetti di hashish del tipo ‘pressato’, che sul mercato dello spaccio all’ingrosso avrebbero fruttato circa 300 euro ciascuno.
Al minuto il valore sarebbe almeno triplicato. Nella rete degli agenti del comandante Giovanni Scarpellini è finito El Mhedi lemsaddaq, 58 anni, di nazionalità marocchina. Non facile identificare lo spacciatore che addosso non aveva documenti e non si è mostrato molto collaborativo.
L’operazione antidroga è scattata ieri verso le 22 quando il 58enne è stato bloccato in località Santo di Thiene, dove i poliziotti gli hanno intimato l’alt, chiedendogli di salire in auto per portarlo negli uffici di via Rasa.
La sua Golf era risultata infatti senza revisione e quindi con un fermo amministrativo. Nel frattempo, dalla tasca del suo giubbotto, saltava fuori un tocchetto di hashish, che gli agenti presumono che il marocchino utilizzasse come ‘campione’ per far provare ai clienti la qualità della sua ‘merce’. Ma è stato quando gli agenti hanno perquisito da cima a fondo la vettura che sono saltati fuori i dieci panetti marchiati “PANOMIRA” (marchio recentemente balzato agli onori della cronaca per ingente sequestro nell’Africa del Nord).
L’hashish poi finito sotto chiave, era occultato abilmente all’interno del vano motore, precisamente nell’alloggiamento del filtro dell’aria dell’abitacolo. Un nascondiglio con cui il presunto spacciatore pensava di poterla fare franca in caso di controlli stradale.
Quello di ieri sera, da parte del Consorzio di Polizia Locale Nord Est Vicentino è tra i sequestri più ingenti di droga degli ultimi tempi, in cui si registra una escalation di sequestri di droghe cosiddette leggere, anche davanti alle scuole. Sul consumo di marijuana e hashish è stato lanciato un vero e proprio allarme nazionale con statistiche che dicono che già a 12 anni, i ragazzi iniziano con il classico ‘spinello’. Gli esperti avvisano che quando si inizia così presto, il salto alle ‘droghe pesanti’ è scontato.
A El Mhedi lemsaddaq è stato concesso il beneficio dei domiciliari.
di redazione Thiene on line