E’ stata seguita su Rai Due da milioni di italiani sparsi lungo la Penisola la puntata odierna della rubrica religiosa “Sulla Via di Damasco”, ideata e condotta dal vescovo di Ascoli Piceno, Mons. Giovanni D’Ercole.
Alle 08.50 di stamattina, ospite negli studi della Rai di via Teulada a Roma, don Marco Pozza, 35 anni il prossimo 21 dicembre, che ha raccontato la speranza che sta raccogliendo da tre anni da dietro le sbarre del carcere di massima sicurezza “Due Palazzi” di Padova dove svolge il suo ministero sacerdotale.
Lo spunto è stata la presentazione al grande pubblico del suo ultimo libro, “L’imbarazzo di Dio” (Edizioni San Paolo): ‘Non potrei cantare la Bellezza se non la confrontassi con la Malvagità: il Paradiso è affascinante perché lo contrapponi con l’Inferno – ha spiegato emozionato don Pozza -; il Bene senza la guerra contro il Male è un’idea astratta: se si toglie Nazareth coi suoi trent’anni d’apparente mutismo, non si capisce Gerusalemme. La Risurrezione. Anche Cristo ha guardato in faccia Satana e ne è uscito illuminato. Una cosa è certa: mai avrei accettato di spendere anni preziosi della mia vita dentro il caos di una galera. Era la gente che più disprezzavo da giovane, anche da prete giovane. Poi è accaduto ciò che nella Scrittura è ordinaria amministrazione: per far ridere Dio, basta parlargli dei tuoi sogni. Che, quasi sempre, non sono mai i suoi sogni’.
E, alla conclusione della puntata, don Pozza si è confessato: ‘Così sono finito in periferia, giusto in tempo per farmi sorprendere da Cristo: mai avrei voluto finire qui, mai avrei immaginato che qui ci fosse la sorgente di una Bellezza così fastidiosa, imbarazzante e d’intrigo’.
Don Pozza, che durante gli studi romani viveva con mons. D’Ercole, è stato accompagnato in studio da un folto gruppo di giovani marchigiani e anche a Marco e Giulia da Cogollo del Cengio, la parrocchia dove don Marco è atteso mercoledì prossimo, 17 dicembre, alle 20.30 nella chiesa parrocchiale per l’ultima lectio divina d’Avvento dal titolo: “Betlemme. I conti che tornano”.
di redazione Thiene on line