Continua con la massima attenzione di tutte le strutture regionali e locali preposte il monitoraggio della situazione del maltempo che da un paio di giorni ha interessato, con fenomeni intensi e preoccupazioni per le condizioni di vari corsi d’acqua, pressoché tutto il territorio.
“Anche in questo caso, pur se con conseguenze fortunatamente minori rispetto ai tragici eventi degli anni passati – sottolinea il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia – abbiamo dovuto fronteggiare una situazione di emergenza e dei cittadini hanno subito danni e disagi. Non saranno lasciati soli. Purtroppo abbiamo sviluppato una consolidata esperienza operativa in questi casi, per cui invito fin da subito i Sindaci, che ringrazio per il grande lavoro fatto sui loro territori, a raccogliere le segnalazioni dei danni e a trasmettercele per poter valutare in fretta ma con precisione le iniziative da prendere”.
Zaia sottolinea anche “l’ennesima risposta efficace del nostro sistema di Protezione Civile e dei volontari, che fin dalle prime ore, e ancora adesso, hanno fatto tutto il possibile sul campo”. “Bene – secondo Zaia – anche il sistema previsionale e di allarme, che è stato puntuale e preciso, cosa che purtroppo non è stata in altre regioni italiane colpite da calamità”.
Ovunque richieste, le squadre della Protezione Civile sono intervenute celermente, con 21 gruppi locali per un totale di circa 200 soccorritori.
In queste ore la Protezione Civile Regionale ha stilato una prima relazione sull’accaduto, che di seguito si riporta:
L’evento di questi giorni dal punto di vista pluviometrico è cominciato nelle prime ore di mercoledì 5/11 e si è concluso nella notte tra il 6 e 7/11. Nella giornata di oggi 7/11 le precipitazioni sono intermittenti e con quantitativi non particolarmente significativi. Le zone più colpite sono:
* nel Bellunese lo Zoldano, il Basso Agordino e il Feltrino con quantitativi medi di 180 mm il 5/11 e 100 mm il 6/11, e quantitativi massimi di 350 mm il 5/11 e 180 mm il 6/11
* nel Vicentino il bacino del Posina e Alto Astico con quantitativi medi di 180 mm il 5/11 e 90 mm il 6/11 e quantitativi massimi di 280 mm il 5/11 e 130 mm il 6/11
Dal punto di vista idrometrico:
* il colmo di piena del fiume Adige è transitato per Verona nelle prime ore di oggi 7/11 e si prevede il transito per Boara Pisani tra le serata di oggi e le prime ore dell’8 novembre
* il colmo di piena del fiume Brenta è transitato a Bassano nelle prime ore di oggi e si prevede il transito per Curtarolo nelle ore centrali della giornata.
* il colmo del fiume Piave è transitato a metà giornata di oggi per Ponte di Piave e si prevede il passaggio per San Donà nel pomeriggio di oggi con una lunga fase di stanca
* nel territorio veneto il Livenza è ancora in fase di crescita e si prevede in crescita almeno per tutta la giornata di oggi (e probabilmente parte del giorno 8/11)
* dalla giornata di domani 8/11 è previsto il passaggio della piena del f. Po in ambito regionale.
Inoltre, il giorno 5/11 è giunta la segnalazione di una frana occorsa nel Comune di Vittorio Veneto, nella zona della Val Lapisina all’altezza della frazione di San Floriano, che ha interessato sia la S.S. 51 di Alemagna che la linea ferroviaria, provocandone la temporanea chiusura. Nel medesimo comune sono stati comunicati inoltre livelli sostenuti nel torrente Meschio e allagamenti a scantinati.
Il giorno 6/11 sono state comunicate frane nella provincia di Belluno, una in Val Modolo nel Comune di Feltre, staccatasi dal versante del monte Tomatico in loc. Villaga che ha consigliato lo sgombero precauzionale di n. 22 persone poi rientrate nelle loro abitazioni a seguito delle verifiche eseguite, l’altra in Comune di Cibiana di Cadore in loc Masarè.