“Nessun attacco fine a sé stesso, ma solo la voglia di essere chiari e spiegare la nostra posizione ai cittadini”. Con queste parole Renzo Priante, capogruppo di minoranza di Piovene Rocchette, ha deciso di scendere in campo per rispondere alla lettera che il suo Sindaco, Erminio Masero, aveva inviato pochi giorni fa per invitare i cittadini ad ascoltare il suo sfogo.
Masero spiegava come lui e la sua giunta avessero ricevuto parecchi attacchi dai suoi antagonisti e attraverso una lettera spiegava quanto fosse difficile stare sul ‘trono’ della città in tempi di vacche magre e con il mitra dell’opposizione puntato contro.
Ed in men che non si dica, Renzo Priante e i consiglieri Giancarlo Giordani, Graziano Tribbia e Gianluca di Luccio, non gliele hanno mandate a dire e si sono fatti sentire a loro volta.
“Noi siamo un gruppo molto tecnico e siamo abituati a verificare tutto ciò che viene detto. – ha spiegato Priante – E’ vero che abbiamo fatto alcuni attacchi, ma dal nostro punto di vista sono tutti costruttivi e hanno come obiettivo il bene della nostra Piovene”.
Gli attacchi a cui si riferisce il leader della minoranza hanno raggiunto il punto di non ritorno durante il Consiglio Comunale del 30 settembre, quando il consigliere Graziano Tribbia si è rivolto alla giunta dicendo che “Gli assessori in carica non hanno la competenza nel settore che si sono assunti a rappresentare”.
Priante e i suoi colleghi ci tengono a sottolineare che gli interventi fatti in consiglio comunale sono stati tutti documentati come mozioni o interrogazioni e come tali necessitavano di avere una risposta.
“La maggioranza ha detto di aver ridotto i suoi emolumenti garantendo 20mila euro per il Sociale – ha sottolineato Priante – ma non è vero, perché le riduzioni ci sono per legge e quindi non ci sono soldi in più per il Sociale. Poi, il Comune si troverà a dover pagare un’ammenda che andrà dai 4.500 ai 9mila euro perché il Segretario non è stato nominato entro i 120 giorni imposti dalla legge. Inoltre – ha continuato – abbiamo chiesto l’adesione dell’Ulss 4 al registro dei tumori della Regione Veneto e la riduzione della quota di rifiuti incenerita per aumentare invece la parte riciclata”.
Secondo la minoranza la giunta di Masero si mette sulla difensiva perché non si trova in grado di mantenere le promesse fatte in campagna elettorale e rifiuta il dialogo costruttivo con una minoranza che invece, a suo dire, sarebbe più che disposta a darlo.
“Apprezziamo i sacrifici degli assessori che dedicano buona parte del loro tempo al pubblico servizio – hanno comunicato dal gruppo di minoranza – Lo facciamo anche noi e anche a noi si rivolgono i cittadini che hanno problemi. Anche noi rinunciamo a molto tempo libero per seguire i problemi della cittadinanza, solo che noi non abbiamo gli uffici cui delegare la soluzione delle pratiche. Noi ci arrangiamo a fare ricerche e stendere relazioni e per parlare con gli uffici dobbiamo prendere appuntamento. Cosa che spesso i Sindaco rifiuta o rimanda a tempi lunghi. Noi chiediamo all’amministrazione che ci ascolti e ci fissi un appuntamento quando lo chiediamo senza farci aspettare settimane, che risponda alle nostre lettere e ci coinvolga nelle discussioni relative al bene comune senza cercare di escluderci. Scoprirà così che anche noi lavoriamo per il bene del paese – hanno concluso – e costiamo pure poco dato che prendiamo un rimborso di soli 130 euro all’anno, cioè un centesimo di quanto prende un assessore”.