A Schio per due giorni si è respirata l’aria della vecchia Londra. Numerosi attori, bulldogs e levrieri, una simpatica Mary Poppins con il suo spazzacamino al seguito, il suono delle cornamuse per le vie e l’immancabile, rosso e imponente, autobus a due piani inglese, il “double decker”, ed ecco servito il British Day. Una manifestazione che compie solo due anni ma già un fenomeno di grande richiamo anche mediatico per turisti di tutte le età, curiosi di vedere la “piccola Manchester d’Italia” vestita a nuovo, anche se solo per un paio di giorni. Per l’occasione, anche tutti i negozi e i bar si sono addobbati a tema per festeggiare l’originale evento.

 

 

“Il british day avrà luogo anche in caso di sole”, è stato pubblicato dagli organizzatori di SchioLife sulla pagina facebook, ma “english umor” a parte hanno davvero temuto il peggio, e cioè il fuggi fuggi generale causato dalla pioggia di sabato pomeriggio, nonostante che anche quella fosse considerata già in partenza perfettamente britannica. Ma a parte la sfilata di auto storiche, sospesa proprio per il maltempo, per il resto è andato tutto liscio, fino all’ultimo appuntamento di domenica sera, la proiezione in versione restaurata al cinema Astra del film musicale “A Hard Day’s Night”, che il British Film Institute ha inserito tra le 100 pellicole più belle del secolo, girato dagli stessi Beatles nel ’64.

 

All’insegna del divertimento le rappresentazioni teatrali degli attori in piazza Rossi, ai piedi del Duomo, sotto lo sguardo attendo de “l’omo”, e numerosi i simpatizzanti che si sono tuffati per le vie gremite nel più credibile stile inglese possibile. I bambini si sono incontrati numerosissimi per giocare al lancio dello stivale e ad altri tipici giochi inglesi in Piazza Falcone e Borsellino e, sebbene diversissimi, bulldogs e levrieri hanno sfilato per la gioia degli amanti dei cani, e non sono mancati nemmeno i Corgi dalle corte zampe, detti “cani della Regina”. Molti figuranti hanno indossato abiti dell’epoca elisabettiana e divertito il pubblico con antiche danze a schema. Continuo il via vai al Lanificio Conte per vedere la mostra permanente di opere in stile britannico e un raffinato “tea corner”, un piccolo spazio dove si sono serviti the e pasticcini in vero stile britannico. Clou del British Day lo spettacolo “Revolution” di sabato sera dei Beatbox sempre all’Astra che con le 40 cover dei Beatles e i numerosi cambi d’abito ha mandato in visibilio il pubblico.

 

Perfino il Console onorario britannico per il Veneto Ivor Neil Coward è rimasto impressionato dallo sforzo organizzativo. Arrivato a Schio nel primo pomeriggio di domenica, è stato accolto e omaggiato da tutta la giunta in sala consiliare, e come ringraziamento il console ha dato comunicazione dell’evento all’ambasciata di Roma. Da qui in breve tempo hanno preso il via tutta una serie di twitt e notifiche facebook che stanno rendendo celebre la manifestazione anche oltre i confini regionali.

 

“Moltissime persone sono arrivate da fuori provincia, ed anche da fuori regione”, ha commentato soddisfatto il responsabile dell’organizzazione, Claudio Canova, vestito per l’occasione come un perfetto discepolo della “beat generation”, “e tutta questa folla, triplicata rispetto al 2013, è la nostra più grande soddisfazione. Lo sforzo economico per preparare tutto il necessario è molto alto, senza parlare di quello organizzativo. L’edizione dell’anno successivo iniziamo ad organizzarla già da domani”.

Marta Boriero

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia