Un intervento di routine incredibilmente finito male ha strappato a una bimba di 18 mesi il suo papà. Stefano Stimoli, 41 anni di Zugliano, è morto in sala operatoria all’ospedale di Vicenza mentre subiva un’operazione per togliere dal cervello una cisti che comprimeva l’orecchio. La famiglia è sotto shock perché dopo aver visionato la risonanza magnetica i medici avevano confermato la non pericolosità
dell’intervento. ‘Ci avevano detto – ha spiegato Marilisa Tonello, mamma di Stefano – che al massimo avrebbe avuto un momentaneo blocco del nervo facciale, che via via nel tempo si sarebbe sistemato’. Ma non è andata così. Nel corso dell’operazione qualcosa è andato storto e Stefano è stato colpito da un’emorragia cerebrale. Un fulmine a ciel sereno per tutti, tanto che l’equipe medica ha interpellato d’urgenza un’università americana per chiedere se ci fossero casi simili in archivio da cui apprendere su come intervenire. La famiglia sottolinea che non si può parlare di un caso di malasanità, anche se resta l’incredulità per il fatto che un intervento giudicato quasi di routine si sia potuto trasformare in una tragedia.
Stefano Stimoli da 35 anni aveva nel cervello una cisti che si ingrossava ogni anno di 1 millimetro. ‘L’intervento era da fare – ha detto ancora la mamma –, ma ci avevano assicurato che era una cosa semplice. L’equipe si è trovata davanti a un’emergenza che non ha saputo gestire’. Stefano era molto conosciuto a Zugliano, sia per il suo attaccamento alle tradizioni e alla cultura veneta, sia perché era amico di tutti. ‘Mio fratello era membro di quasi tutte le associazioni – ha sottolineato la sorella Simonetta – e lascia un grande vuoto nella famiglia, tra gli amici, ma anche in tutta la comunità’. Stefano Stimoli lascia la moglie ed una figlioletta di 18 mesi. La generosità della famiglia ha permesso l’espianto di cornee, polmoni, reni e fegato. I funerali si svolgeranno sabato alle 9 nella Chiesa Arcipretale di Zugliano.
di Anna Bianchini