Un superconsorzio di Polizia Locale con un’unica centrale operativa e con uomini in divisa dipendenti da un unico ‘organismo’, capaci di intervenire in tutto l’Alto Vicentino qualora si presenti l’emergenza. E’ la proposta che il vicesindaco di Thiene e Assessore alla Sicurezza Alberto Samperi lancia ai candidati che il prossimo fine settimana si sfideranno per ottenere la poltrona di primo cittadino di Schio.
Valter Orsi, Dario Tomasi, Marco Tolettini, Alessandro Gori e Marco Vantin, intervistati nei giorni scorsi, sono stati tutti concordi nel dichiarare che la Polizia locale scledense va riorganizzata per garantire maggiore sicurezza ai cittadini che la chiedono in un momento di crisi economica che attanaglia tutta l’Italia e che si sa, è terreno fertile per l’incremento dei cosiddetti reati predatori. Furti, rapine, raggiri ad anziani che sono in aumento e che si registrano meno a Thiene (lo dicono le statistiche),probabilmente, anche per la massiccia presenza di agenti di Polizia locale che pattugliano le strade ed i ‘punti sensibili’.
Il primo candidato che ha lanciato il sasso è stato Valter Orsi, che da sempre punta l’indice contro una gestione del Consorzio che a suo dire va cambiata perché discutibile e perché troppi dirigenti, che non hanno il curriculum di un ‘professionista della sicurezza’ come è Giovanni Scarpellini, si sono avvicendati demotivando un personale che avrebbe bisogno di un capo all’altezza della situazione. Orsi, senza mezzi termini, ha dichiarato che se diventerà sindaco, le cose cambieranno e che la Polizia locale a cui intende lavorare subito, è quella sul modello thienese. A rispondergli è l’assessore alla Sicurezza Alberto Samperi , che rivolgendosi a tutti gli altri candidati in lizza dichiara: ‘Il Comune di Thiene investe sulla sicurezza, i cittadini sono soddisfatti della polizia locale e se gli scledensi invidiano il nostro servizio, perché non uniamo le forze e realizziamo un unico grande Consorzio? Significherebbe mettere in pratica qualcosa di unico in tutta Italia, che potrebbe essere un modello per altre realtà. Sarebbe un caso di portata nazionale. Se c’è l’interesse e la volontà si potrebbe avviare un ragionamento, – lancia la proposta concreta Samperi – partendo magari dal fare una convenzione tra i due consorzi per la gestione in comune di alcuni servizi e poi vedere come vanno le cose dopo un anno o due. Se sono rose fioriranno. L’organizzazione ed il comando di Thiene sono sicuramente un modello e penso ci possa essere interesse da parte dei comuni del nostro consorzio a valutare delle collaborazioni con i 15 comuni del consorzio di Schio’.
N.B.