8.814 accessi nei primi due mesi (gennaio e febbraio) del 2014. Questa la fotografia del Pronto Soccorso dell’Ospedale Alto Vicentino in uno dei suoi servizi essenziali per la salute dei cittadini. Del numero totale, meno dell’1% (72) ha riguardato i codici rossi (pericolo di vita); l’11% (995) i codici gialli; il 46.5% (4095) i codici verdi mentre il restante 41,5% (3652) riguardava i codici bianchi, cioè quelli attribuibili a cittadini con sintomi minori o cronici. Significativi i dati sui tempi medi tra ingressi al Pronto Soccorso e prestazione (riferiti al totale degli accessi nel 2013): 9 minuti per i codici rossi, 12 minuti per i codici gialli e 24 minuti per i codici verdi e bianchi.

 

Le cause di accesso al Pronto Soccorso sono diverse: un sempre maggior bisogno del cittadino di ottenere, in tempi brevi dal servizio pubblico, una risposta ad esigenze urgenti o comunque percepite come tali; l’informazione sanitaria diffusa e convinzione dei cittadini di potere autonomamente gestire le proprie esigenze di salute; un miglioramento delle cure con aumento della sopravvivenza in pazienti affetti da gravi patologie, che con sempre maggior frequenza necessitano dell’intervento del sistema d’emergenza urgenza; l’incremento della popolazione anziana.

“Tutti motivi che ci hanno fatto costituire un gruppo di lavoro di riorganizzazione del Pronto Soccorso, come richiesto dai cittadini e dalla Regione stessa, che ha avviato un progetto di profonda riorganizzazione – ha spiegato il Direttore Generale Daniela Carraro – . Tra le azioni intraprese, una risistemazione dell’area verde del Pronto Soccorso per assicurare più riservatezza ai pazienti, la creazione di un ambulatorio dedicato e anche un programma di formazione approfondimento sull’uso del Pronto Soccorso nell’ambito del rapporto Ospedale territorio.

Il tema delle modalità di accesso e di dimissione dal Pronto Soccorso dell’Ospedale Alto Vicentino è il primo degli argomenti al centro del ciclo di incontri formativi della Medicina Generale che si tiene nelle sedi delle Aggregazioni Funzionali Territoriali dell’Ulss 4. La formazione dei Medici di Medicina Generale nelle Aggregazioni permette di discutere e migliorare i percorsi assistenziali dei malati, mettendo in evidenza anche le difficoltà che si incontrano quotidianamente al fine di attivare processi di miglioramento del servizio ai cittadini.

Gli incontri, ai quali partecipano 120 Medici di Famiglia oltre ad una trentina di altre figure professionali sanitariei, si articolano su cinque temi nelle cinque sedi di Medicina di Gruppo Integrata attive nel territorio dell’Ulss 4: Schio, Thiene, Malo, Arsiero e Zugliano.

Ciascuna riunione è condotta da un Medico di Medicina Generale (Marino Zenari; Augusto Zen; Matteo Napoli; Giovanni Laghetto; Valter Bettanin), e vede la partecipazione oltre che dei Medici di Famiglia anche di Medici dell’Ospedale, del Distretto, della Continuità Assistenziale, accanto ad Assistenti Sociali, Fisioterapisti, Psicologi, Coordinatori, Infermieri del Distretto e degli studi medici.

“Questa modalità di formazione, in piccoli gruppi multi professionali e nelle sedi della Medicina Generale, permette di conoscere e discutere i percorsi assistenziali, oltre ad una reciproca conoscenza dei professionisti e degli operatori coinvolti nell’assistenza dei cittadini, con facilitazione e miglioramento delle relazioni, condizione essenziale per continuare a migliorare i risultati”, nota Franco Figoli, Direttore dell’Unità Operativa Cure Palliative e Governo Clinico dell’Ulss 4 e tra i promotori dell’iniziativa.

Un tetto massimo di 4 ore per i tempi d’attesa nei pronto soccorso degli ospedali del Veneto: è il nuovo obiettivo in sanità a cui sta lavorando la Regione Veneto, che ha stanziato 450mila euro per inserire 30 giovani neolaureati nelle sale d’attesa dei pronto soccorso. Per il presidente Luca Zaia è impensabile far attendere un anziano 8-10 ore: “fisseremo in 4 ore il tetto per i tempi d’attesa” ha detto Zaia, rilevando che i problemi arrivano dai codici bianchi e verdi, il 74% del totale.
    

di Redazione Thiene on line

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