Dieci anni in amministrazione e 5 da consigliere comunale, con una preparazione in tutti gli assessorati. Ezio Sbabo, artigiano 48enne di Staro, Valli del Pasubio, ha deciso di lanciarsi in una sfida diretta contro il Sindaco uscente Armando Cunegato colpevole, a suo dire, di aver messo in risalto il centro storico e il Monte Pasubio a discapito delle contrade cittadine.
‘Valli deve tornare ai valligiani – spiega Sbabo – e le strade delle contrade devono essere sistemate perché al momento i cittadini si muovono in un percorso di guerra’.
Sbabo, lei che uomo politico è?
Ho 48 anni, sono un imprenditore artigiano e risiedo a Staro, una contrada di Valli del Pasubio. Sono stato 5 anni vicesindaco a Valli, altri 5 anni in consiglio di maggioranza e gli ultimi 5 anni in minoranza. Ho un’esperienza politica che spazia praticamente in tutti i settori e, come dice il nome della mia lista, ‘Valli ai valligiani’, voglio che Valli del Pasubio sia messa in luce nella sua interezza, non solo in alcune zone.
Che cosa intende per la precisione?
L’amministrazione attuale ha dato priorità al centro storico e al Monte Pasubio, intervenendo direttamente nella sistemazione di strade e sentieri. Ma per le contrade, nelle quali risiedono 3.300 abitanti, è stato fatto molto poco. Le strade in molte zone sembrano un percorso di guerra e per i cittadini questo comporta disagi notevoli. Inoltre, i 400 mila euro investiti erano stati predisposti dalla precedente amministrazione, cioè la nostra. Se ci paragoniamo al Trentino, un territorio che è bello dappertutto e non solo in alcune zone, ci rendiamo conto così deve essere anche da noi.
Perché ha deciso di candidarsi? E perché un valligiano dovrebbe votare lei?
Mi candido perché bisogna cambiare la gestione dell’amministrazione. Non si devono più fare le scelte politiche che sono state fatte in questi ultimi anni, ma si devono prendere decisioni per il bene della città. Ci sono tanti motivi per votare me, il primo è che nei prossimi 5 anni farò di tutto per ‘illuminare’ le 127 contrade di Valli.
Con questo lei sembra ironizzare sulla questione delle 52 Gallerie…
Ripeto, l’attuale amministrazione ha avuto delle priorità che secondo me hanno trascurato le contrade, io voglio investire per tutti i valligiani. Capisco l’importanza della montagna, ma i cittadini di Valli vivono ai piedi del Pasubio ed è lì che deve andare la nostra precedenza.
Qual è il problema principale della sua città?
Sicuramente le piogge e il territorio franoso. Nel nostro Pat (Piano di assetto del territorio) avevamo proposto di tagliare le piante fino a 50 metri, per dare respiro e rendere più accogliente il territorio dal punto di vista residenziale. Invece il bosco in molte zone sembra entrare dalle finestre e conviverci spesso è difficile. La non-cura del territorio poi porta a conseguenze sulle residenze, è il cane che si morde la coda. Per tornare al paragone con il Trentino, il nostro territorio deve essere reso funzionale con la sistemazione dei boschi e la creazione di aree ciclabili e pedonali.
C’è qualcosa dell’amministrazione Cunegato che lei porterà avanti?
Ogni amministrazione ha cose buone e cose che non si condividono. Sicuramente porterò avanti il Sociale, per il quale l’attuale Sindaco e la sua Giunta hanno lavorato bene. Condivido le cose fatte anche per la Casa di Riposo e la scuola, anche se onestamente io ci avrei investito un po’ meno e avrei investito anche su qualche altro progetto. Un po’ meno soldi per ciascuno, ma un po’ di soldi per tutti, io la penso così. Sappiamo che la coperta è corta, ma bisogna cercare di tirarla per scaldare tutti.
Con il nome ‘Valli ai valligiani’ sembra voglia lanciare una frecciata all’Unione dei Comuni. Lei la approva o è contrario?
Non sono contro l’Unione dei Comuni, ma sono contro il modo in cui è stata gestita finora. Le problematiche di Valli e Torre sono diverse, per cui accorpare alcuni uffici a Torre non porta nessun risparmio, anzi. Ad esempio l’Urbanistica: i 2 paesi hanno peculiarità diverse e non sono uniformi nell’amministrazione del settore, necessitando di conseguenza di una gestione totalmente diversa che deve essere fatta in casa. Questa gestione dell’Unione ha tolto servizi ai cittadini di Valli e noi vogliamo restituire ciò che è stato portato fuori sede. Anche perché i cittadini non hanno mai condiviso queste scelte.
Qual è il suo sogno per Valli del Pasubio?
Voglio fare in modo che il centro sia popolato fino a tarda sera, che la gente torni a vivere la sua città. Manifestazioni ed eventi devono essere costanti. E soprattutto voglio che torni lo spirito di comunità. I ragazzi oggi tornano da scuola e si isolano in casa, mentre una volta scendevamo in campo con un pallone. Ci serve una consulta dei giovani e dobbiamo portare giovani in consiglio comunale. Dobbiamo ‘usare’ i nonni per insegnare le tradizioni ai nostri figli e riportare alla base della nostra società quell’antico senso di comunità che si è perduto con l’ammodernarsi del mondo.
Quale sarà la prima cosa che farà se sarà eletto, brindisi a parte?
Nessun brindisi e nessuna festa. Ci metteremo a lavorare subito coinvolgendo tutti nel nostro progetto, inclusi i cittadini e i dipendenti comunali.
di Anna Bianchini
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