Certo, con l’acqua di questi giorni le piantine cresceranno rigogliose. L’unico problema è dato dal tipo di pianta che mercoledì scorso un gruppo di attivisti ha deciso di mettere a dimora in alcuni spazi verdi di Schio. O meglio, si tratta di semi, la pianta arriverà più in là. E sarà di canapa. Qualcuno la chiama cannabis. Qualcuno la fuma anche.

Una provocazione, insomma, che porta la firma del Centro sociale Arcadia. Un’iniziativa – come spiegano in un comunicato – in adesione alla campagna di semina diffusa lanciata la settimana dal 25 aprile al 1 maggio. “I nostri attivisti – spiegano gli organizzatori – hanno attraversato svariati spazi verdi della città dove hanno piantato semi di canapa. Vogliamo mettere in discussione la criminalizzazione di questa pianta e tutti gli effetti nefasti che da ciò derivano. Il proibizionismo ha infatti causato un sovraffollamento delle carceri italiane, dato che  l’unica risposta al fenomeno da parte delle istituzioni è stata la repressione giudiziaria invece di investire in informazione e in politiche di riduzione del danno.

E ha relegato in una sorta di oblio una pianta che può essere utilizzata per svariati usi, che vanno dallo scopo terapeutico, con le relative mille difficoltà che incontrano i malati a farne uso, fino alla sua utilità nel settore tessile, ambito che nel territorio di Schio e limitrofi è ben noto”. E proseguono: “L’autoproduzione della canapa significherebbe dunque liberare la coltivazione di una pianta naturale, potendo quindi usufruire di tutte le sue proprietà (terapeutiche, alimentari, produttive, ricreative, ecc.), contrastando in tal modo il narcocapitalismo e i profitti che da esso derivano. Liberare la canapa significa quindi andare oltre la semplice legalizzazione, che porterebbe semplicemente alla sostituzione del monopolio di Stato alle mafie che attualmente gestiscono il traffico di stupefacenti”.

I frutti di questa iniziativa di Arcadia si vedranno tra un po’. Anche il “dove” è a sorpresa. Occhio dunque a chi, tra qualche mese, si aggirerà con fare sospetto attorno a un virgulto in fiore. Circa 4 mesi per far crescere le piante, che hanno bisogno di molto sole e molta acqua. Una provocazione che farà discutere. E che potrebbe trasformarsi in una specie di caccia al tesoro.

di redazione Thiene on line

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