Forte miglioramento a gennaio del saldo commerciale con l’estero che e’ risultato positivo per 0,4 miliardi rispetto ai -1,8 miliardi di euro dello stesso periodo del 2013. Lo rende noto l’Istat spiegando che il risultato e’ la sintesi di un surplus con i paesi Ue (+1,3 miliardi) e di un deficit con i paesi extra Ue (-0,9 miliardi). La bilancia commerciale al netto dei prodotti energetici e’ attiva per 4,7 miliardi. Rispetto al mese precedente, prosegue l’Istat, a gennaio 2014 si rileva una flessione per entrambi i flussi commerciali: -1,6% per l’import e -1,5% per l’export.
La diminuzione congiunturale dell’export riflette la contrazione delle vendite sia verso i mercati Ue (-1,7%) sia verso quelli extra Ue (-1,2%) e interessa soprattutto i prodotti energetici (-20,2%) e i beni di consumo non durevoli (-1,9%). Le vendite di prodotti intermedi sono invece in crescita (+0,6%). A differenza di quanto rilevato per l’export, la diminuzione congiunturale delle importazioni e’ la sintesi di andamenti nettamente differenziati tra le due principali aree di sbocco: forte contrazione degli acquisti dai paesi extra Ue (-5,3%) e aumento di quelli dai paesi Ue (+1,4%). Rilevante e’ la contrazione degli acquisti di prodotti energetici (-5,8%) e di beni strumentali (-3,3%). Nell’ultimo trimestre, rispetto al precedente, l’export – trainato dalla crescita delle vendite verso i paesi Ue (+2,0%) – risulta in espansione (+1,1%). Aumentano le vendite di prodotti energetici (+7,4%), beni di consumo non durevoli (+1,7%) e beni strumentali (+1,1%). A gennaio 2014, le esportazioni registrano una contenuta crescita in termini tendenziali (+0,2%) sintesi di un aumento verso l’area Ue (+2,6%) e di una flessione verso l’area extra Ue (-2,7%). Il forte calo delle importazioni (-6,6%) e’ da ascrivere quasi esclusivamente all’area extra Ue (-11,9%) (asca)
