Anche il Comune di Cogollo del Cengio entra a far parte dell’Associazione di Promozione Turistica Pedemontana.Vi. Un ingresso che porta a 19 il numero di Amministrazioni Comunali impegnate nella valorizzazione della pedemontana vicentina.
Un’adesione fortemente voluta dal Sindaco di Cogollo del Cengio, Riccardo Calgaro, e dall’Assessore alla Cultura e alle Attività Produttive Marco Zorzi, approvata durante l’ultimo Consiglio Comunale, del 6 marzo scorso.
Di particolare importanza l’apporto che Cogollo potrà dare in termini di valorizzazione del territorio. A partire dalle testimonianze storiche legate alla Grande Guerra. Dall’entrata in guerra dell’Italia, il 24 maggio 1915, Cogollo del Cengio fu subito area di confine, retrovia delle prime linee italiane che sull’Altopiano di
Asiago fronteggiavano l’avanzata austriaca. Il territorio comunale divenne così crocevia di truppe e mezzi, grazie anche alla linea ferroviaria Piovene-Asiago inaugurata già nel 1910. Ed è nel Monte Cengio che si sviluppò la famosa offensiva austroungarica nota con il nome di Strafexpedition che ebbe luogo nel maggio-giugno 1916. E sul monte si trova ancora oggi la principale testimonianza delle vicende belliche: l’area monumentale del Monte Cengio, alla cui sommità si trova una grande croce, affiancata da un altare commemorativo. Appena sotto la cima, la Chiesa votiva dei Granatieri di Sardegna ricorda il sacrificio dei numerosi soldati e, accanto, una statua commemorativa realizzata con schegge di granate.