“Ottomila persone in Italia devono scontare meno di un anno di carcere. Per 3.004 si tratta solo di sei mesi. Abbiamo bisogno di capire se la politica, almeno per coloro che devono scontare un anno di carcere, un anno solo di carcere, è in grado di fare una amnistia o un indulto”. Questo il dato presentato ai giornalisti da Samuele Ciambriello, garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale e portavoce nazionale della conferenza dei garanti territoriali, a margine di una iniziativa al Consiglio regionale della Campania. “La politica sul carcere per avere il consenso – avverte – non pensa al senso del suo essere politico, pensa alla pancia della gente. La pancia, purtroppo, della maggioranza degli italiani vive un populismo penale, politico, un populismo mediatico, i processi si fanno sui social e in televisione. Io mi auguro che ritorni un po’ quella vecchia Repubblica che dal dopoguerra ad oggi ha fatto per 15 volte amnistia o indulto. Non è un regalo di buonismo, ma è un segnale di uno Stato democratico e forte. Alla persona che sbaglia deve essere tolto il diritto alla libertà, non il diritto alla dignità che passa attraverso il diritto affettivo, il diritto al lavoro, il diritto alla sanità”.
