Prosegue con successo in questi giorni la mostra di Giuseppe Meneguzzo dal suggestivo titolo “Metafisiche surrealtà” che è stata inaugurata sabato scorso nella “Galleria d’Arte Moderna” di via S. Maria Maddalena, a Thiene. Un artista  poliedrico, nato nel 1952 a Cornedo Vicentino

e che fin dall’infanzia vive a Montecchio Maggiore, dove lavora tuttora. Fin da giovane, da autodidatta, coltiva due principali passioni: l’arte e la poesia, frutto dei suoi studi classici. La sua arte è Arte del pensiero, Arte di ricerca, la forma che ne consegue non teme la sperimentazione artistica a 360 gradi: installazioni, opere grafiche e scritti poetici, pittura, legno e ferro, pirografia e incisione.

La poesia di Meneguzzo nasce dall’osservazione della natura e dal suo rapporto con la materia come elemento da plasmare, scolpire, modellare, tuttavia nel poeta il dato sensibile si traduce sempre nella ricerca, interrogativo sull’esistenza. Quello dell’artista è lo sguardo su una natura che svela all’uomo divinità improvvise, senza tuttavia recare conforto al suo senso d’inquietudine, instabilità e fragilità. Ecco allora che l’arte, sia essa poetica o scultorea, diventa per l’artista lo strumento per esprimere questa inquietudine, che affonda le sue radici nella coscienza più intima e inconscia, ma anche la sua percezione dell’esistenza di un oltre il dato fisico, che traspare nella natura stessa, e del cui movimento e tempo eterno fa parte anche l’uomo e il suo “esserci”.

La mostra, presentata dal professor Mauro Fantinato, rimarrà aperta fino a lunedì 10 marzo, tutti i pomeriggi dalle 16 alle 19, sabato, domenica e lunedì anche al mattino dalle 10 alle 12, ed  è organizzata dall’associazione “Le Mani” con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune e della Confcommercio del Mandamento di Thiene.

di Ivo Carollo

 

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