Secondo Zaia “è inaccettabile che l’Avvocatura dello Stato vada a rinnovare in dibattito in Corte costituzionale il principio secondo il quale il blocco dei mandati sarebbe l’unica modalità per eliminare ‘centri di potere’. Dire questo vuol dire offendere noi amministratori e dall’altro dare degli idioti ai cittadini, che non è che votano i precedenti sindaci usciti semplicemente perché sono uscenti, perché li mandano a casa se non gli piacciono”.
“Prendiamo atto della decisione della Consulta, che tuttavia penalizza il governatore più votato e amato d’Italia e gli elettori che lo hanno sostenuto. La Lega difenderà sempre la libertà di scegliere dei cittadini e di esprimersi sui propri amministratori, a tutti i livelli e senza vincoli assurdi”. Così il deputato Alberto Stefani, segretario della Liga veneta, all’indomani della pronuncia che stoppa le la legge della Campania, ma anche la possibilità di ricandidatura a presidente del Veneto per Luca Zaia. “In questi mesi, in cui abbiamo raccolto oltre 150 mila firme, abbiamo ascoltato i veneti: abbiamo raccolto le loro istanze, proposte, critiche e ci hanno confermato tutto il sostegno all’amministrazione del presidente Zaia e della Lega, apprezzata dalla stragrande maggioranza dei veneti. Continueremo a dare voce ai cittadini, il nostro interlocutore privilegiato, lavorando per il bene del Veneto”, aggiunge e promette Stefani.
Provocatoria e piccata la reazione di De Luca
“Dopo il responso dell’Alta, anzi Altissima, Corte, si apre in Italia una stagione politica di alto valore ideale, morale e istituzionale… Ma nessuno si faccia distrarre dal lavoro!”. Così in una nota il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Una risposta secca alla sentenza che gli precluderà la corsa al terzo mandato. Poi con tono passivo-aggressivo la nota elenca, punto per punto, i prossimi lavori e scadenze in agenda.
Terzo mandato, il Trentino fa da solo e approva la legge “salva-Fugatti” – AltoVicentinOnline
