Molto conosciuto nella sua patria, ma del tutto o quasi sconosciuto “all’estero”, il vombato è salito alla ribalta dopo la recente rivolta degli australiani contro una influencer che ha importunato un cucciolo e la sua mamma, esemplari di questa specie animale. Anche il primo ministro australiano ha preso le sue difese, definendolo una creatura meravigliosa e gentile. Ma chi è e dove trovare un “wombat”?

1) È UN ERBIVORO (MA HA DENTI LUNGHI)

È erbivoro. Il vombato (fam. Vombatidae) è un piccolo e raro marsupiale australiano dalle zampe corte e dall’aspetto simile a quello di un roditore che si trova nei territori dell’Australia ( e della Tasmania). Solitamente gli esemplari maschi non superano 1 metro di lunghezza e possono raggiungere 35 kg di peso, il vombato è facilmente riconoscibile per via del suo corpo robusto ed arrotondato e la principale caratteristica di questo marsupiale è quella si avere dei lunghi denti ed artigli enormi. È un innocuo un animale erbivoro: si nutre prevalentemente di vegetali, erbe e graminacee e funghi.

Le sue feci sono uniche al mondo. Un mistero avvolge la dote più curiosa del vombato: ovvero la capacità di fare feci simili a mattoncini, a forma di cubo. Per spiegare la forma originale dei suoi escrementi sono persino stati scomodati ingegneri meccanici ed esperti di idrodinamica dei fluidi. A dire il vero, è solo il risultato di un mix tra la sua lentissima digestione e un adattamento evolutivo. Infatti le feci a forma di cubo delimitano l’ingresso della tana e spesso ne segnalano la presenza: la forma cubica favorisce che non rotolino via e rimangano al loro posto a ‘marcare il territorio’. Il fatto che riesca a produrli in una forma così particolare, a parellelepipedo è stato spiegato da uno studio presentato all’American Physical Society Division of Fluid Dynamics di Atlanta che ha analizzato l’apparato digerente del piccolo animale. Gli scienziati hanno scoperto che questa trasformazione è causata semplicemente dalle diverse proprietà elastiche della parete intestinale, che provoca differenti sollecitazioni di pressione sul materiale in transito.

3) È UN EROE?

Una particolarità del vombato riguarda la sua tana che può raggiugere i cinque metri e articolarsi in più gallerie in grado di collegare più tane. Può capitare in alcuni casi che vi siano due o più tane occupate nello stesso momento: non sempre però gli esemplari si tollerano tra di loro, pertanto può capitare che uno dei due venga cacciato. Diversamente, altre specie sono solite sfruttare le tane dei vombati, tra cui i conigli, le volpi ed altri predatori come gatti selvatici ed opossum, i quali spesso sono stati avvistati all’interno delle tane dei vombati, in una strana convivenza.
Addirittura, durante i grandi incendi tra il 2019 e il 2020 nel sud-est dell’Australia, sui social network e su alcuni giornali australiani si diffusero notizie sul “comportamento virtuoso e altruistico” dei vombati che, accogliendo nelle loro tane animali di piccola taglia, li avevano salvati dalle fiamme. Come è stato poi messo in evidenza dagli esperti, non si era trattato di un vero e proprio comportamento eroico, ma era vero che alcune tane erano state utilizzate come rifugio da altri animali, ritenuti dagli stessi vombati innocui e perciò tollerati.

4) IL “LATO B” COME ARMA DI DIFESA

I vombati utilizzano le loro tane come rifugio per stare alla larga da numerose specie di predatori come il dingo e i diavoli della Tasmania. Se avvertono una minaccia o un pericolo si nascondono nella galleria più vicina e con la parte posteriore del corpo ostacolano l’accesso ai predatori. Essendo coperto da uno strato spesso di pelle e cartilagine, il vombato utilizza infatti il suo lato B come scudo. In sostanza, quando viene attaccato, si rifugia nella buca più vicina, bloccando l’accesso ai predatori con le proprie natiche, che – anche grazie alla coda poco sviluppata – sono molto difficili da mordere o ferire.

5) LENTO SOPRA LA TERRA, ABILE SOTTO

Anche se sembra un animale goffo e lento in superficie, il vombato è capace di scavare rapidamente le gallerie raggiungendo ben 40 km/h.

6) È IL PROTAGONISTA DI UN CELEBRE LIBRO PER BAMBINI

Il vombato non poteva non meritarsi un posto di primo piano nella produzione della letteratura per l’infanzia australiana e non solo. Ed è merito di Jackie French, la più importante scrittrice australiana di libri per bambini. L’autrice nel 2001 ha convinto la casa editrice HarperCollins a pubblicare un libro illustrato per bambini su una famiglia infastidita da un vombato, goloso di carote. È nato così il successo letterario “Diary of a Wombat”, che ha venduto 300 mila copie solo in Australia e ha portato alla nascita di 31 altri libri, tra traduzioni e sequel. La storia è ispirata a Monthbal, un vombato “vero” che viveva in un terreno di proprietà dell’autrice e che lei aveva in un certo senso ‘adottato’.

Al mondo esistono solamente tre specie di vombati. Tra queste la più rara e minacciata di tutte è il vombato dal naso peloso settentrionale, conosciuto anche come yaminon. In natura ne rimangono poche centinaia- se ne stimano appena 400- e si tratta di uno degli animali a maggior rischio estinzione del pianeta.

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