“Mentre a Mestre si sta cercando di capire quali siano le cause tecniche dell’ennesimo incidente che ha coinvolto un bus, l’amministratore delegato della società che ha in gestione la linea ha pensato bene di trovare subito un colpevole. Non un problema tecnico, non un difetto strutturale, non un banale incidente, ma piuttosto il fatto che l’autista fosse una giovane donna. ‘È una neopatentata, è una donna’, ha dichiarato lapidariamente oggi a un giornale rispondendo alla domanda se fosse colpa dell’autista”.

Il che, per il senatore e segretario regionale del Pd del Veneto, Andrea Martella è “un’uscita sconcertante, che non è una battuta da bar, ma la giustificazione pubblica di un manager la cui azienda ha ricevuto in assegnazione diretta la gestione di linee importanti del trasporto locale. Un concentrato di sessismo e di stereotipi di cui non si sentiva certo il bisogno, e che fa tornare indietro di decenni il dibattito sulla parità di genere e sulla cultura del lavoro”. Continua Martella: “Non vogliamo entrare nel merito delle dinamiche dell’incidente, che saranno accertate dalle autorità competenti. Ma diciamo con chiarezza che è intollerabile, nel 2025, leggere simili dichiarazioni. Ci vantiamo di essere una società matura e moderna e poi di fronte a un incidente ritiriamo fuori i peggiori cliché: siccome l’autista è donna deve essere colpa sua, perché, evidentemente, non sa guidare. Chiediamo- conclude Martella- che gli enti pubblici coinvolti, a partire da chi ha dato affidamenti a questa società, facciano le dovute valutazioni, perché chi gestisce risorse pubbliche dovrebbe anche rispettare i valori e gli standard della nostra società. E del XXI secolo”.

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