Raccoglie normative e strumenti di intervento. E partendo dalla definizione di “molestie sessuali” e indicando i segnali per saperla riconoscere, identifica i pregiudizi e le conseguenze delle molestie sessuali per le vittime mostrando come portino danno anche all’impresa. E ancora, indica cosa distingue una molestia sessuale da un flirt o dall’inizio di una relazione amorosa sul luogo di lavoro. Poi segnala gli strumenti sindacali per intervenire (dalla contrattazione collettiva, alla creazione di comitati aziendali e la promozione di codici di condotta) e i metodi per informare e prevenire. Ad esempio esponendo nella bacheca aziendale l’accordo quadro per il contrasto delle molestie sessuali sul lavoro. Oppure si può sollecitare le imprese a fornire il rapporto periodico sulla situazione del personale (strumento utile per la rilevazione di disparità), a organizzare assemblee sul tema, promuovere momenti formativi per i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e non solo, nonché spazi di ascolto, sportelli e figure dedicate per la corretta gestione dei casi. Contiene tutto questo il nuovo vademecum della Cisl del Veneto, che sarà a breve distribuito ai suoi oltre 4.000 operatori sindacali e delegati presenti nelle aziende pubbliche e private della regione: uno strumento concreto con appunto informazioni utili e per aiutarli a riconoscere i casi di molestie sessuali e a supportare nel giusto modo le donne lavoratrici che ne sono vittime. Il ‘manuale’ infatti fornisce alcuni suggerimenti sui comportamenti più idonei per offrire il più opportuno supporto alle vittime di molestie. Contrastare e prevenire la violenza di genere a partire dagli ambienti di lavoro, luoghi ‘dove far crescere una nuova cultura di parità e rispetto’: per questo, dice la Cisl, è nato il vademecum.

La Cisl si è attivata in risposta alle “tante segnalazioni, in evidente aumento, di episodi di molestie e alla consapevolezza che serva essere preparati e supportati da specifiche competenze”. Il manuale “intende promuovere ambienti di lavoro più sani, equi e inclusivi, favorendo la creazione di una cultura aziendale basata sulla dignità e sul rispetto reciproco, che favorisca e promuova la parità di genere. Perché le molestie sessuali creano un clima intimidatorio, ostile, degradante umiliante o offensivo, e sono una forma di discriminazione di genere che non solo perpetua stereotipi e pregiudizi dannosi, ma incide profondamente sulle opportunità di carriera ed è uno dei fattori del divario salariale e non solo”. Il vademecum è stato presentato oggi nell’evento “Pari opportunità. La nostra responsabilità, il nostro impegno. Esperienze, risultati e sfide aperte”, promosso e organizzato da Cisl e Ialanapia Veneto (ente di formazione, orientamento e accompagnamento al lavoro di Cisl) nella sede del sindacato a Mestre, in occasione della Giornata internazionale della donna dell’8 marzo. Il vademecum contro le molestie è l’esito di incontri territoriali e di un percorso che ha coinvolto componenti del Coordinamento donne di Cisl Veneto e operatori sindacali. Spiega Paola Zamboni, responsabile del Coordinamento donne di Cisl Veneto: “Le situazioni di molestie sono difficili da gestire, chiedono estrema delicatezza e rispetto dei vissuti delle lavoratrici, spesso circondate da pregiudizi e chiacchiere. Serve allora sollecitare l’azienda a dire forte e chiaro che non sono accettati atteggiamenti sessisti e discriminatori: oltre che tutelare le vittime, bisogna cambiare il clima organizzativo e vincere gli stereotipi. In tutto questo il sindacato può svolgere un ruolo importante”.

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