Il caso pediatri ha scatenato un polverone nell’Alto Vicentino. Tra accuse velate, storie disperate e appelli al buon senso, ogni protagonista di questa vicenda ha la sua da dire. E così, dopo il direttore generale della Ulss 4, Daniela Carraro (“Troppi bambini affollano il Pronto Soccorso
di Santorso per patologie lievi”), dopo l’assessore Fanton (“Senza logica l’assegnazione dei pediatri, spesso troppo distanti dal luogo di residenza”) e dopo la mamma di Marano (“Non sono una mamma apprensiva, ma far curare mia figlia a volte è un’odissea”) ora è di nuovo la volta del direttore generale della Ulss 4. Che interviene sulla vicenda con un lungo comunicato: “Con il Responsabile dell’Unità Bambino Famiglia, dottor Mauro Ciccarese – spiega – ho pensato di organizzare al più presto una riunione con i Comuni al fine di trovare altre soluzioni percorribili per continuare ad offrire alla Comunità Alto Vicentina servizi di qualità migliorandone il più possibile la fruibilità”.
Maniche rimboccate, dunque, tutti insieme per trovare soluzioni condivise e soprattutto efficaci. Ma anche la necessità di puntualizzare, di ribattere punto su punto ai rilievi che sono stati mossi. “L’Ulss 4 Alto Vicentino, su proposta dell’Unità Bambino Famiglia ha predisposto una locandina-manifesto scritta insieme con i Pediatri di Famiglia per ricordare ai genitori quando è possibile e anzi necessario rivolgersi al Pediatra invece che all’Ospedale – scrive la dottoressa Carraro -. Questa informazione ha fatto ricordare a qualcuno che il Pediatra di fiducia in qualche caso ha l’ambulatorio al di fuori del proprio comune di residenza ed è quindi problematico per le famiglie che non hanno mezzi privati, utilizzare gli scarsi mezzi pubblici per recarsi dal Pediatra. Certamente lo stesso problema sussiste anche per recarsi al Pronto Soccorso dell’Ospedale dell’Alto Vicentino e in generale in tutti i pronto soccorso ospedalieri”.
Prosegue il direttore generale: “L’occasione però è molto utile per fare chiarezza e dare informazioni ai cittadini e agli amministratori sulle caratteristiche del servizio dato dalla Pediatria di Libera Scelta.
E’ doveroso ricordare in premessa che il servizio pediatrico gratuito per tutti i bambini fino ai 14 anni è un servizio offerto unicamente in Italia sia rispetto all’Unione Europea che rispetto al mondo occidentale.
I Pediatri di Libera Scelta, a differenza dei Medici di Medicina Generale, operano in ambiti di scelta più ampi, per cui non sempre il luogo di residenza dei bambini coincide con la presenza dell’ambulatorio pediatrico. Gli ambiti vengono definiti sulla base delle regole inserite negli Accordi Collettivi Nazionali della Pediatria e degli Accordi Integrativi Regionali, l’ultimo dei quali risale al 2006. La suddivisione territoriale in ambiti avviene in seno al Comitato Aziendale, organismo paritetico tra Azienda e Organizzazioni Sindacali della Pediatria. Il numero dei Pediatri viene quindi determinato sul numero totale dei bambini da 0 a 6 anni di un determinato ambito anche se ogni pediatra può assistere bambini fino a 14 anni. Ogni pediatra può inoltre assistere, di regola, al massimo 880 bambini”.
La Ulss 4 fornisce poi altre informazioni e dati assai utili per inquadrare il fenomeno. Per determinare il numero dei pediatri necessari (nell’Ulss 4 sono 22), il territorio viene diviso in ambiti di territorio omogeneo per paesi vicini per evitare proprio che ci sia troppa distanza tra il luogo di residenza del bambino e l’ambulatorio del Pediatra e nell’Azienda Ulss 4 Alto Vicentino sono i seguenti: A) Breganze, Calvene, Fara Vicentino, Lugo Vicentino, Salcedo, Sarcedo, Zugliano; B) Caltrano, Carrè, Chiuppano, Marano Vicentino, Montecchio Precalcino, Thiene, Villaverla, Zanè; C) Arsiero, Cogollo del Cengio, Laghi, Lastebasse, Pedemonte, Piovene Rocchette, Posina, Santorso, Tonezza del Cimone, Valdastico, Velo d’Astico; D) Malo, Monte di Malo, San Vito di Leguzzano, Schio, Torrebelvicino e Valli del Pasubio). La definizione degli ambiti risale al 2006 e si fa presente, inoltre il calo di natalità da allora ad oggi (2238 nati nel 2008, 1802 nati nel 2012; assistiti tra 0-6 anni 11.683 nel 2008, mentre erano 11.145 nel 2012). Quali azioni dunque per risolvere il problema della distanza del pediatra dal luogo di residenza? Queste le proposte della Ulss 4: abbassare di un anno l’età di uscita dall’assistenza pediatrica per creare nuovi posti disponibili (quindi 13 anni anziché 14); aumentare il massimale dei pediatri e ricordare alla popolazione che è possibile far assistere dal proprio Medico di Famiglia i figli sin dall’età di 6 anni.
di Redazione Thiene on line