Dovevano essere la miseria di 280 dollari. Invece l’ignoto cliente si sarebbe trovato accreditata sul conto l’iperbolica cifra di 81.000 miliardi di dollari, altrimenti detti 81 trilioni. L’errore, commesso dalla banca statunitense Citigroup, è stato sventato solo dopo che due dipendenti se n’erano accorti, e un terzo lo ha corretto. Ci sono voluti 90 minuti. In realtà nessun fondo è uscito davvero dalla banca, che però è stata costretta a rendere noto il quasi-patatrac alla Federal Reserve statunitense e all’Office of the Comptroller of the Currency.
Una transazione da 81 trilioni di dollari è così fuori scala che probabilmente non avrebbe bypassato comunque i sistemi di controllo di una banca. Ma passerà alla storia come uno dei più grandi errori di digitazione di sempre.
Un portavoce di Citi ha affermato: “Nonostante il fatto che un pagamento di queste dimensioni non potesse essere effettivamente eseguito, i nostri controlli investigativi hanno prontamente identificato l’errore di immissione tra due conti mastri di Citi e abbiamo annullato la registrazione. I nostri controlli preventivi avrebbero anche impedito che i fondi uscissero dalla banca. Sebbene non ci sia stato alcun impatto sulla banca o sul nostro cliente, l’episodio sottolinea i nostri continui sforzi per continuare a eliminare i processi manuali e automatizzare i controlli attraverso la nostra trasformazione”.
Nel 2020 la stessa banca aveva inviato accidentalmente 900 milioni di dollari ai creditori della società di cosmetici Revlon. E in quel caso ci sono voluti due anni di battaglie legali perché la banca recuperasse gran parte del denaro da diversi hedge fund.
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