Il Tribunale di Venezia ha respinto la prima causa collettiva italiana sulla qualità dell’aria, coinvolgendo oltre 413mila cittadini contro l’inquinamento. La causa pilota, promossa da 58 cittadini contro il Governo, il Ministero dell’Ambiente e le Regioni Veneto, Lombardia e Lazio, chiedeva di obbligare le istituzioni a intensificare le misure anti-smog. Tuttavia, i giudici hanno dichiarato inammissibile la richiesta, ritenendo che le decisioni politiche sulle politiche anti-inquinamento non siano di competenza giudiziaria.
I ricorrenti, provenienti da Comuni con livelli di inquinamento superiori ai limiti europei, chiedevano misure concrete, penali per inadempimenti e risarcimenti per i danni alla salute. La sentenza ha ritenuto che la responsabilità per la qualità dell’aria sia delle Regioni e non dello Stato, che ha un ruolo di coordinamento. Nonostante il riconoscimento delle carenze nelle politiche adottate, la causa è stata respinta, ma i legali dei cittadini stanno valutando un possibile appello.
La notizia de Il Gazzettino, è stata ripresa anche dal giornale Open.
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