“L’etichettatura è un presidio fondamentale per garantire la trasparenza e la concorrenza leale dei mercati. Finora, infatti, ci siamo trovati a fare una guerra impari, in cui il nostro Paese, rispettoso ed attento al rispetto delle regole, al benessere animale ed orientato a produzioni sane e sostenibili, difficilmente poteva reggere il confronto coloro che operano diversamente e, in molti casi, non rispettano neppure la dignità dei lavoratori”. Con queste parole il presidente di Coldiretti Vicenza, Pietro Guderzo, commenta la proroga dei decreti sull’etichettatura d’origine, che risponde alle richieste del 91% dei consumatori che chiedono trasparenza su quanto portano in tavola. “Ora occorre arrivare, una volta per tutte – prosegue il presidente Guderzo – ad estendere l’obbligo su tutti i prodotti alimentari in commercio nell’UE. Con la proroga del decreto, comunque, fino al 31 dicembre 2025 ci sarà il regime sperimentale italiano sull’indicazione in etichetta della provenienza della materia prima per pasta, riso, pomodoro, carni suine trasformate, latte e prodotti lattiero-caseari”.
Una battaglia storica che Coldiretti, la principale organizzazione agricola d’Italia e d’Europa, ha portato dallo scorso anno anche in Europa con il lancio di una proposta di legge di iniziativa popolare per rendere obbligatoria l’origine degli ingredienti su tutti gli alimenti in commercio nell’UE. L’obiettivo è di raggiungere un milione di firme per dire basta ai cibi importati e camuffati come italiani e difendere la salute dei cittadini e il reddito degli agricoltori. Solo così sarà possibile porre fine all’inganno dei prodotti stranieri spacciati per tricolori permesso dall’attuale norma del codice doganale sull’origine dei cibi che consente l’italianizzazione grazie ad ultime trasformazioni anche minime.
È possibile sottoscrivere la proposta di legge in tutti i mercati contadini di Campagna Amica e in tutte le sedi territoriali, ma anche sul web, collegandosi al sito https://eci.ec.europa.eu/049/public/#/screen/home e selezionando il proprio Paese di cittadinanza nel menu a tendina in giallo a sinistra. Si potrà quindi scegliere se compilare il modulo inserendo i propri dati con numero della carta d’identità o del passaporto oppure accedere direttamente con lo spid.
“L’etichettatura obbligatoria dei cibi – conclude il presidente Guderzo – è una battaglia storica della Coldiretti ed è stata introdotta per la prima volta in tutti i Paesi dell’Unione Europea nel 2002 dopo l’emergenza mucca pazza nella carne bovina per garantire la trasparenza con la rintracciabilità e ripristinare un clima di fiducia. Da allora molti progressi sono stati fatti, con l’indicazione della provenienza che è stata estesa a circa i quattro quindi della spesa, anche se resta anonima l’origine dei legumi in scatola, della frutta nella marmellata o nei succhi, del grano impiegato nel pane, biscotti o grissini senza dimenticare la carne o il pesce venduti nei ristoranti”.
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