Gli eventi di aggregazione di massa, sia organizzati che spontanei, aumentano il rischio di circolazione di più patogeni anche tra la popolazione generale e mettono a dura prova le strategie di prevenzione, determinando un forte impatto sui sistemi sanitari locali. Per questo la Regione Veneto, anche in previsione di appuntamenti per i quali è prevista una grande affluenza di pubblico, come il Giubileo e i Giochi Olimpici e paralimpici invernali 2026, ha adottato misure specifiche di prevenzione e approvato il Piano di sorveglianza e controllo delle malattie infettive durante gli eventi massa. Lo annuncia l’assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin. “L’esperienza maturata dalla rete di prevenzione della nostra regione- afferma- rende indispensabile adottare preventivamente azioni di sorveglianza. In questo modo sarà possibile, nel caso fosse necessario, attivare l’organizzazione in risposta ad eventuali rischi di salute pubblica”. Tra le patologie con maggiore probabilità di diffusione, il documento indica quelle malattie infettive già oggetto di sorveglianza della Regione, ma anche le possibili nuove patologie emergenti di natura infettiva, “che potrebbero rappresentare un rischio non ancora ben definito, ma potenzialmente rilevante per la salute pubblica”. Il documento ha lo scopo di preparare la risposta alle minacce per la salute pubblica attraverso alcune fasi: la valutazione del rischio; le azioni di risposta, attraverso la gestione ed il coordinamento dell’emergenza, la rete della diagnostica microbiologica umana ed animale, la prevenzione della salute dai rischi ambientali e climatici; la sorveglianza delle malattie infettive (simil influenzali, accessi ai Ps, sorveglianza virologica); la sorveglianza su acque reflue e potabili.
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