Il Prosecco sfata la cultura enologica che lo vuole bevuto entro un anno-un anno e e mezzo, e può essere messo sul mercato con annate antecedenti a quella della vinificazione. A dare una svolta è la cantina trevigiana Bottega che al Wine Paris, ha appunto presentato, per la prima volta al mondo, in contemporanea 4 annate diverse del noto vino spumante.La decisione è frutto di anni di studio, di ricerca e sperimentazioni fatte di agronomi ed enologi durato tre anni, fatto anche con lavorazioni particolari, per rendere inalterato le qualità del vino, riuscendo a convincere anche i degustatori con una serie di ‘verticali’ che hanno azzardato anche la presentazione di un Prosecco del 2013. Così l’azienda di Bibano di Godega (Treviso) ha proposto a Parigi quattro diverse annate: 2021, 2022, 2023 e 2024 con l’obiettivo di cogliere e valorizzare appieno le potenzialità di un vitigno, la Glera, che può esprimere non solo freschezza e aromaticità, ma anche struttura e complessità. Bottega ha iniziato a produrre con fermentazione di 12 mesi in autoclave e i risultato è stato positivo rendendo questi spumanti affini, se non superiori a tanti affermati Champagne. Partendo dalla selezione di singoli vigneti nelle parcelle più vocate tra le Colline Patrimonio Unesco; Uve Glera coltivate all’insegna della sostenibilità e vendemmiate solo manualmente al momento della loro perfetta maturazione; Criomacerazione prefermentativa, per salvaguardare appieno la carica organolettica dell’uva; Affinamento in nuove autoclavi “orizzontali”, frutto della più avanzata ricerca tecnologica applicata all’enologia di qualità; Lunghi tempi di fermentazione, per ottenere vini con espressioni organolettiche differenti a seconda delle singole annate e dei diversi cru.

    Sono tutti vini spumanti Extra Brut, adatti ad abbinamenti importanti, non solo aperitivo. L’idea, nata alcuni anni fa e perseguita con lungimiranza, si propone di dare al Prosecco una nuova immagine e di costituire uno stimolo alla formazione di nuove generazioni di imprenditori, in grado di produrre anche cru d’eccellenza. E i prezzi sono anche d’azzardo, come i 250 euro chiesti per Gold Stardust, annata 2021, ancora in fase di maturazione, qualcosa in meno (119 euro) è chiesto per la stessa annata del Black Stardust la cui superficie esterna della bottiglia è arricchita da 3.000 cristalli neri, posizionati a mano per dare un effetto polvere di stelle. Già le prime 4.000 bottiglie sono state prenotate.

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